Dietro a ciascuna delle fotografie esposte nella mostra Lying in Between. Hellas 2016, dedicata all’emergenza umanitaria dei migranti e in corso al Foro Boario di Modena, c’è una storia da raccontare. Per questo, a partire da sabato prossimo, 1 ottobre, gli autori si alterneranno al Foro Boario per una serie di incontri con il pubblico in cui condivideranno la loro esperienza a contatto con i profughi, durante la missione fotografica in Grecia svoltasi la scorsa primavera per conto di Fondazione Fotografia. I primi ad intervenire saranno Francesco Radino, inviato a Lesbos, Filippo Luini e Francesco Mammarella, che hanno lavorato invece a Leros, Pserimos e Aghatonissi. L’incontro avrà inizio alle 17 ed è ad ingresso libero.

Filippo Luini (Milano, 1982) è autore del lavoro ‘The young men say hello’, nato dall’incontro con un gruppo di giovani migranti afghani ospiti del centro di accoglienza ‘Pipka’, allestito in una ex-caserma italiana costruita negli anni Venti, ai tempi dell’occupazione del Dodecaneso. In una stanza vuota attigua alla camerata in cui i ragazzi vivono, attraverso un processo fotografico interattivo, l’artista ha voluto raccontare il loro itinerario dal paese di origine alla Grecia, con l’aiuto dei pochi oggetti in loro possesso e altri presenti nello spazio nel momento dello shooting. Le immagini si muovono al confine tra il tableau vivant e la documentazione della performance artistica e rappresentano in modo stilizzato alcuni momenti significativi del loro viaggio.

Il lavoro di Francesco Mammarella, fotografo abbruzzese formatosi a Bologna, ruota invece attorno al tema della paura dell’uomo moderno nei confronti del prossimo. “L’illusione di vivere in un mondo globalizzato ha reso l’uomo ancora più timoroso e diffidente – spiega Mammarella – I profughi che giungono in Europa vengono raccolti in campi d’accoglienza circondati da alti muri, filo spinato e telecamere: gli stessi elementi che sempre più di frequente compaiono intorno alle abitazioni di noi occidentali”.

Francesco Radino (Bagno a Ripoli, FI, 1947) è presente nella mostra con la serie ‘No news, bad news’, e con un polittico intitolato ‘Una faccia, una razza’. Nella prima, il fascino straordinario di scorci da cartolina incontra le storie cariche di dolore di migliaia di profughi che approdano sulle coste di Lesbos e nella disperazione vogliono trovare un nuovo inizio. Come in un mosaico, invece, in ‘Una faccia, una razza’, i volti di migranti, volontari, abitanti di Lesbos e icone pittoriche sono affiancati secondo un ideale di fratellanza fra gli uomini.

 

La mostra Lying in Between. Hellas 2016 è promossa da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con il patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), dell’Ambasciata di Grecia a Roma e della Regione Emilia-Romagna. Rimarrà allestita al Foro Boario di Modena fino all’8 gennaio 2017. Orari: mercoledì-giovedì-venerdì 15-19, sabato-domenica 11-19, chiuso lunedì e martedì. Visite guidate (su prenotazione): sabato 15 ottobre, ore 15; sabato 12 novembre, ore 15; sabato 3 dicembre, ore 15; sabato 7 gennaio, ore 15. Info: mostre@fondazionefotografia.org, t. 335 1621739. Catalogo Skira Editore.