galilei-cantiere-sett-2016«La nuova sede del Galilei rappresenta l’intervento di maggiore rilievo sull’edilizia scolastica superiore modenese colpita dal sisma. Un intervento che realizziamo grazie al contributo determinate di Fondazione bancarie e la Barilla che hanno voluto dimostrare in modo concreto la loro vicinanza e solidarietà con questo territorio».

Lo ha affermato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena,  nel corso dell’incontro, venerdì 30 settembre, a Mirandola, per presentare le caratteristiche del progetto della nuova sede del Galilei a cittadini, studenti, autorità scolastiche e alle imprese e fondazioni bancarie che hanno sostenuto il finanziamento dell’opera.

Il Galilei è stato l’unico istituto superiore a dover essere abbattuto per i gravi danni subiti. L’obiettivo della Provincia é quello di inaugurare la nuova scuola entro i primi mesi del 2018.

Hanno partecipato Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna,  Maino Benatti, sindaco di Mirandola, Milena Prandini, dirigente scolastico dell’istituto, Silvia Menabue, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Modena, Paolo Barilla, vicepresidente di Barilla, Paolo Andrei, presidente dell’associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia Romagna, Paolo Cavicchioli, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, Giovanni Belluzzi, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Mirandola, e Giuseppe Pesci, vicepresidente Fondazione di Vignola.

L’intervento del Galilei ha un quadro economico complessivo di oltre dieci milioni e 700 mila euro finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena,  (quattro milioni e 850 mila euro), l’Associazione tra Fondazioni di Origine Bancaria dell’Emilia-Romagna  (un milione e 665 mila euro), Barilla (un milione di euro), Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola (un milione di euro), Fondazione di Vignola (521 mila euro) e la Provincia di Modena che ha stanziato un milione e 664 mila euro.

Nel corso dell’incontro sono state illustrate le caratteristiche principali del nuovo edificio e la riorganizzazione futura, una volta completata l’opera, dell’istruzione superiore a Mirandola (vedi comunicato n. 471).

Come ha sottolineato il presidente Bonaccini nel suo intervento la Regione sta compiendo uno sforzo importante a favore della rete scolastica regionale e «la scelta, immediatamente dopo il sisma, di puntare sulla riapertura in tempi rapidi delle scuole si è dimostrata lungimirante perché ha rappresentato un investimento sul futuro dei nostri ragazzi con un alto valore anche simbolico. A Mirandola sulla scuola molto è stato fatto e con il nuovo Galilei sorgerà una cittadella scolastica di alto livello qualitativo anche grazie al contributo delle Fondazioni bancarie e di Barilla che hanno ancora una volta dimostrato quanto sono attente e vicine al  territorio»; anche il sindaco Benatti ha  voluto sottolineare il ruolo e l’importanza dell’istituto nella crescita economica e culturale di tutto il territorio.

Paolo Cavicchioli, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, ha evidenziato che «le scuole non sono soltanto il luogo fisico dove studenti e insegnanti svolgono il loro lavoro quotidiano. Sono anche un luogo simbolico, lo spazio dove si costruisce il futuro di una comunità e di una nazione. Per questo, all’indomani del terremoto che ha colpito la bassa nel 2012, le Fondazioni dell’Emilia-Romagna e, tra queste, la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, hanno individuato nelle scuole una priorità assoluta all’interno del processo di ricostruzione. Salutiamo quindi con soddisfazione l’avvio di questo cantiere che testimonia ancora una volta la tenacia e la volontà di rinascita dei nostri territori». Concetti ripresi anche dai presidenti della altre Fondazioni bancarie e da Paolo Barilla nel sottolineare «il valore dell’investimento sui giovani e sul loro futuro per una azienda come la nostra che vuole essere vicina ai territori, soprattutto in momenti drammatici dopo un terremoto come stiamo facendo anche in centro Italia a supporto della Protezione civile nazionale».

Il nuovo Galilei sarà costruito in via Barozzi, nell’area dove sorgeva l’edificio demolito; l’edificio è stato l’unico istituto superiore a dover essere abbattuto per i gravi danni subiti.

L’edificio sarà all’insegna del risparmio energetico e del confort, misurerà circa quasi sette mila metri quadrati, sviluppati su quattro piani, dove troveranno posto 45 aule, nove laboratori, bar, biblioteca, ufficio, archivio e locali di servizio.

In questo anno scolastico gli studenti del Galilei sono quasi 1.200 in continua crescita.

L’edificio sorge nell’area dove è presente anche l’istituto Luosi, ripristinato dalla Provincia con un investimento di oltre due milioni e il contributo di Eni, per i gravi danni causati dal sisma e inaugurato nel 2014.

Nella stessa area sono presenti anche la nuova palestra, utilizzata anche dal Luosi, ricostruita di recente con i fondi della Regione e della Provincia (quasi 1,5 milioni di euro), la palazzina Annigoni ristrutturata grazie anche al contributo (200 mila euro) del Fondo “Vicenza per Modena”, dove sono ospitati i laboratori e officine, e la palazzina frutto dell’ampliamento del 2003 che si era salvata dal sisma, ma con danni, che è stata ristrutturata con un costo di oltre 700 mila euro.

I tecnici della Provincia hanno consegnato in agosto il cantiere alla ditta Iti Impresa Generale s.p.a. di Modena che realizzerà l’opera.

Nei programmi della Provincia, una volta completato l’edificio del nuovo Galilei, gli spazi scolastici temporanei, attualmente utilizzati dagli studenti dell’istituto, realizzati dopo il sisma dalla Regione, saranno liberati e messi a disposizione dei restanti studenti del Luosi (circa 600) che per ora utilizzano i moduli provvisori di via 29 maggio.

Nell’area del cratere la Provincia ha completato, con i fondi della Regione per la ricostruzione, anche i recuperi per i danni del sisma degli istituti Morandi e Calvi di Finale.