sport_calcioBologna è tra le quattro città italiane candidate a ospitare la Fase Finale del Campionato Europeo Under 21 del 2019. La candidatura è stata presentata dalla FIGC secondo il termine fissato dalla UEFA per venerdì 30 settembre 2016: il dossier, oltre a Bologna, coinvolge Cesena, Reggio Emilia e Udine.
Soddisfatto l’assessore comunale allo Sport, Matteo Lepore: “Abbiamo raggiunto l’obiettivo, abbiamo consegnato la nostra candidatura. Ringraziamo per la collaborazione il Bologna Football Club 1909 e la FIGC”.

“La FIGC –  si legge nel comunicato ufficiale della Federazione Italiana Gioco Calcio sulla candidatura – ha presentato, secondo il termine fissato dalla UEFA per venerdì 30 settembre, la candidatura ad ospitare la Fase Finale del Campionato Europeo Under 21 del 2019. Il dossier prevede il coinvolgimento di 4 città italiane, Bologna, Cesena, Reggio Emilia e Udine, nonché della Federcalcio Sanmarinese, che concorre per la prima volta, assieme all’Italia, all’organizzazione di un’importante manifestazione internazionale. La preziosa collaborazione tra le due federazioni rappresenta una novità assoluta nel panorama europeo e arricchisce la candidatura con la presenza di un piccolo e splendido territorio altrimenti precluso dalla possibilità di ospitare eventi di questa portata.
La scelta tra le candidature spetta al Comitato Esecutivo UEFA nella riunione di dicembre 2016. “Voglio ringraziare le amministrazioni comunali di Bologna, Cesena, Reggio Emilia, Udine ed i rispettivi club – dichiara il presidente della FIGC Carlo Tavecchio – perché hanno aderito con entusiasmo alla nostra proposta, dimostrandosi da subito disponibili nel mettere a disposizione quanto richiesto dalla UEFA per l’organizzazione di un torneo così importante. In ultimo, ma non di importanza, voglio esprimere un sentito ringraziamento anche agli amici di San Marino, in particolare al presidente Crescentini”.

“La FIGC intende confermare la propria volontà nel portare in Italia sempre più manifestazioni di grande rilievo come abbiamo fatto con le due finali di Champions League del 2016 e come faremo con il Campionato Europeo del 2020 a Roma – afferma il direttore generale Michele Uva – ma questa volta è stato più difficile del solito perché, purtroppo, nel nostro Paese non esistono impianti che, fatta eccezione per quelli prescelti, rispondono ai parametri indicati dalla UEFA per questa manifestazione (massima capienza 25 mila posti e particolari standard per le facilities) e ciò denuncia una carenza infrastrutturale che va colmata in tempi ragionevolmente brevi”. La Fase Finale del Campionato Europeo Under 21 prevede la partecipazione di 12 squadre nazionali e determina l’accesso ai Giochi Olimpici di Tokyo del 2020″.