La Prefettura ha rassicurato l’Amministrazione comunale sul fatto che nulla risulta in merito al possibile utilizzo di strutture militari del territorio per l’accoglienza di profughi e richiedenti asilo. È invece vero che il tema della gestione dei richiedenti asilo impone una seria riflessione comune e decisioni urgenti a livello nazionale e internazionale.

Lo ha sottolineato l’assessora Giuliana Urbelli rispondendo all’interrogazione del capogruppo di Forza Italia Andrea Galli che aveva chiesto “se l’Amministrazione è a conoscenza che all’interno della caserma Pisacane sono in corso valutazioni e sopralluoghi atti a stabilire se possibile l’alloggiamento di un numero imprecisato di clandestini” e “se è d’accordo sul progetto” e ha parlato di “sforzi inumani che le amministrazioni comunali sono tenute a svolgere per far fronte all’accoglienza, con strutture sature”.

Dopo aver detto di accogliere con favore la comunicazione della Prefettura rispetto al non utilizzo per l’accoglienza della caserma Pisacane o di altre strutture militari sul territorio, l’assessora ha sottolineato: “Occorre assolutamente uscire dalla logica dell’emergenza e rivedere la logica del sistema di accoglienza, e di permanenza, nel suo complesso”. Ha quindi sottolineato le principali direttrici su cui lavorare e cioè aumentare le quote Sprar (Modena ne ha 65 e rappresentano un modello di progettualità vera e non emergenziale); valorizzare le esperienze di accoglienza da parte delle istituzioni del territorio; richiamare i gestori a un modello di accoglienza diffusa; velocizzare le pratiche poiché stanno aumentando i dinieghi e il ricorso, divenuto ormai una prassi, triplica il periodo di accoglienza ma “la soluzione non può essere la permanenza irregolare sui territori, a tutela dei migranti che fuggono da devastazioni e dei nostri concittadini”. Urbelli ha poi dedicato un discorso a parte ai minori stranieri non accompagnati “la cui accoglienza ha impatti molto rilevanti e diretti sui bilanci comunali, e per i quali occorre un canale differenziato e un sistema d’accoglienza simile a Sprar che preveda il transito dagli hub dedicati ai minori”. Ha quindi ricordato di essere tra gli amministratori firmatari di una lettera su questi temi indirizzata dall’Anci alle prefetture, in cui si insiste molto sulla necessità di un’equa distribuzione sul territorio dei richiedenti asilo.

L’assessora, rimarcando inoltre che occorre “puntare con convinzione sui corridoi umanitari per garantire la sicurezza del viaggio”, ha quindi concluso che “senza mettere in discussione il diritto alla migrazione, la giusta accoglienza deve essere data nell’ambito delle regole, del rispetto della ripartizione dei profughi sui territori e nel rispetto dei cittadini. Temi di cui deve farsi carico la politica nazionale in un contesto europeo che non aiuta”.

Marco Bortolotti del M5s ha chiesto la trasformazione in interpellanza e ha introdotto il tema dei mancati pagamenti a Caleidos chiedendo informazioni in merito. Tommaso Fasano del Pd ha detto di “accogliere con favore l’appello firmato dagli amministratori locali per una più regolata ed equa distribuzione dei profughi”, e ha annunciato l’intenzione di convocare una Commissione servizi per parlare in termini ampi del tema profughi e richiedenti asilo. Una proposta accolta favorevolmente dalla capogruppo del M5s Elisabetta Scardozzi e da quello di Per me Modena, Domenico Campana che ha osservato: “Nei prossimi anni questo movimento planetario di migrazioni è destinato ad aumentare fortemente; c’è una contraddizione di fondo tra quanto dice l’Ue e la moltiplicazione di muri e chi pensa che la soluzione stia nello slogan ‘Aiutiamoli a casa loro’, sbaglia perché questa richiede tempi molto lunghi”.

Galli che in sede di replica si è detto soddisfatto della risposta dell’assessora “perché l’amministrazione prende le distanze dall’utilizzo della caserma per i clandestini”, ha però definito “irresponsabili” le dichiarazioni di Caleidos, uno dei soggetti che gestisce l’accoglienza nella provincia di Modena.

“Come è noto – ha concluso l’assessora Urbelli – il Comune non è un interlocutore diretto per quanto riguarda l’accoglienza di cui è titolare la Prefettura con cui l’Amministrazione è in costante contatto, e la Prefettura ha rassicurato sull’arrivo dei finanziamenti destinati ai gestori dell’accoglienza, fondi garantiti dallo Stato. Quindi, nonostante i ritardi stiano mettendo in difficoltà i gestori sull’intero territorio nazionale, confidiamo che non si verificheranno problemi di venuta a meno della gestione a Modena”.

Nella seduta l’assessora ha risposto anche all’interrogazione relativa a “accampamento di profughi nell’area verde tra lo stadio Braglia e gli uffici comunali” del consigliere di FI Adolfo Morandi che chiedeva interventi urgenti.

All’indomani della segnalazione, la coppia è stata identificata dalla Polizia municipale e deferita all’Autorità giudiziaria per aver occupato abusivamente un’area comunale che è stata immediatamente sgomberata e ripulita.

Urbelli ha spiegato che non si trattava di richiedenti asilo, ma di un uomo irregolare sul territorio con obbligo di firma  e di una donna con permesso di soggiorno per motivi umanitari; già destinatari di un sostegno da parte dei Servizi sociali. L’assessore ha d’altra parte sottolineato che “100 mila migranti giunti negli ultimi due anni si confrontano con oltre 5 milioni di stranieri che vivono in Italia, per la metà lavoratori, con un importante saldo attivo”.

Morandi ha infine chiesto alla Giunta di sollecitare il Governo “a modificare regole e procedure che regolano il rientro degli immigrati nei paesi d’origine qualora non abbiano diritto al permesso di soggiorno, perché così il sistema non funziona”.