piero-stefaniMartedì 11 ottobre iniziano alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5) le lezioni del ciclo dedicato al tema Città sante. Dimensione urbana e questioni teologiche nella storia delle religioni, ideato dal Centro Studi Religiosi. Piero Stefani apre con la conferenza dal titolo Gerusalemme. Profetismo e messianismo nella tradizione biblica ebraica.
Stefani è professore di Storia del pensiero ebraico presso l’Università di Ferrara e docente in altri istituti universitari, tra i quali la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano e la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Biblista, nelle sue ricerche ha approfondito le origini dell’ebraismo e le relazioni tra ebraismo e cristianesimo, in chiave sia teologica che storico-antropologica. Presidente dell’associazione «Biblia», ha recentemente tradotto Qohelet (Milano 2014) e ha pubblicato numerosi volumi: Gesù (Bologna 2012); L’invenzione del peccato (a cura di, Brescia 2013); Il sabato (Brescia 2014); La Bibbia di Michelangelo (Torino-Bologna 2015); Biblia 1985-2015. Trent’anni di studio e di amicizia (a cura di, Ariccia 2015); La voce di Dio. Chiamate e vocazioni dalla Bibbia a oggi (a cura di, Brescia 2015); I volti della misericordia (Roma 2015); Le donnole del rabbi. Compassione e misericordia nell’ebraismo (Bologna 2016).

Se si vuole comprendere il ruolo e il significato che una città santa svolge nella costruzione dell’identità di una tradizione religiosa non è possibile non iniziare da Gerusalemme, la città sacra ai tre monoteismi maggiori: Ebraismo, Cristianesimo e Islam. In particolare, Piero Stefani, biblista affermato e tra i protagonisti del dialogo ebraico-cristiano in Italia, si soffermerà sulle caratteristiche del profetismo e del messianismo ebraico, che hanno spesso interpretato la redenzione di Israele secondo due concezioni parallele e complementari: una storico-politica che ha visto nel Messia soprattutto il capo militare che avrebbe ricondotto il popolo di Israele all’unità e all’indipendenza politica; l’altra innanzitutto religiosa, che riconosce nel Messia l’annuncio della fine del mondo terreno e il conseguimento del Regno dei Cieli.

In tale contesto storico, anche Gerusalemme svolge un doppio ruolo divenendo di volta in volta la città corrotta dal potere e la rappresentazione dei mali del mondo che occorre vincere per raggiungere la salvezza, bersaglio privilegiato dei profeti; e il modello ideale della città celeste promessa da Dio ai suoi fedeli.

Nel messianismo ‘terrestre’ ebraico emerge la centralità di Gerusalemme – spiega infatti Stefani – L’importanza di quest’ultima per l’intera economia della redenzione trova una sua suggestiva espressione nella massima talmudica secondo cui il Santo, benedetto Egli sia, dichiara: «Non entrerò nella Gerusalemme celeste fino a quando non sarò entrato in quella terrestre».

La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente nel sito www.fondazionesancarlo.it, da cui potrà essere scaricata gratuitamente.

A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione.