sharmedIn un territorio, come quello modenese, che accoglie nelle scuole dell’obbligo il 20% di studenti con background migratorio, è evidente l’esigenza di promuovere esperienze didattiche innovative, in grado di incoraggiare il rispetto per le differenze e il dialogo interculturale, fin dalla scuola primaria.

Sono questi gli obiettivi di SHARMED (Memorie e dialoghi condivisi), un progetto finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ dell’Unione Europea, promosso e coordinato dal Dipartimento di Studi linguistici e culturali di Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con l’University of Suffolk (Regno Unito) e la Frederich-Schiller Universität di Jena (Germania).

Il progetto SHARMED si rivolge a bambini/e e ragazzi/e tra i 9 e gli 12 anni con una storia di immigrazione alle spalle, ai loro compagni di classe, a insegnanti e famiglie, proponendo loro di usare le fotografie come strumento per condividere i propri ricordi familiari e avviare forme di dialogo e di educazione interculturale partecipative e coinvolgenti.

SHARMED ha sviluppato una metodologia innovativa, applicabile alle diverse aree disciplinari, che abbina l’insegnamento dialogico e le tecniche della facilitazione alle competenze nel trattamento dei materiali visuali (le fotografie) in modo da consentire agli insegnanti di:

  • Promuovere la partecipazione di tutti i bambini nelle interazioni in classe, riconoscendo il valore e l’importanza di ciascuno.
  • Mettere in condizione i bambini di raccogliere e condividere fotografie collegate ai loro ricordi e a quelli delle loro famiglie.
  • Incoraggiare il dialogo in classe e aiutare i bambini a descrivere, comparare, e condividere i materiali raccolti e le loro storie.
  • Sviluppare connessioni e relazioni all’interno della scuola e tra la scuola e il contesto esterno.

Gli esperti di SHARMED stanno lavorando dall’inizio 2016 alla realizzazione dei diversi strumenti per la didattica, la formazione degli insegnanti e la valutazione delle attività in aula. Tra questi è già disponibile il corso dal titolo “Condividere le Memorie e il Dialogo a Scuola”. Si tratta di un corso MOOC (Massive Online Open Course), ovvero un corso di formazione online –  interattivo e gratuito – pensato per la formazione a distanza di un vasto numero di utenti, in questo caso principalmente insegnanti ed educatori, ma anche tutti gli interessati. Il corso è fruibile dalla piattaforma  https://learn.eduopen.org.

Il progetto europeo SHARMED si radica fortemente nel territorio modenese, mantenendo al tempo stesso un vasto respiro internazionale, confermato dal coinvolgimento di 7 scuole italiane (di cui 4 modenesi), 9 tedesche e 3 inglesi. Lo dimostra l’indagine preliminare che si è appena conclusa. Un questionario finalizzato a raccogliere dati sulle competenze linguistiche e relazionali dei ragazzi è stato distribuito a 287 studentesse e studenti di 12 classi di 4 tra scuole primarie e secondarie di primo grado modenesi.

I risultati dell’indagine – la cui elaborazione è ancora in corso – hanno rivelato che più del 60% degli alunni parla molto bene la lingua italiana, anche se il 40% utilizza in casa una lingua straniera. Quanto alle relazioni con i compagni, gli insegnanti e gli adulti in generale, molti studenti sostengono di avere dei problemi con i loro compagni di classe, un dato che sale fino al 50,2% per gli studenti di origine straniera, e soltanto il 26,5% dei ragazzi delle scuole medie dichiara di avere un rapporto positivo con tutti gli insegnanti. Le pratiche del dialogo e della mediazione risultano in questo senso molto importanti, anche a fronte del fatto che, se da una parte molti studenti sostengono di tentare di trovare soluzioni a questi disaccordi insieme agli altri e senza imporsi (con i compagni di classe il 69%, con gli insegnanti il 65,2%), dall’altra parte solo una minoranza (8% in generale, il 5,4% per le scuole medie) dichiara di ricorrere ad una vera e propria mediazione in caso di controversie o conflitti. Anche i genitori sono stati coinvolti nell’indagine, rispondendo con livelli di partecipazione molto alti: sono stati infatti raccolti 384 questionari da parte di genitori, con una media di 32 per classe.

Le attività di SHARMED sono proseguite nelle scorse settimane con il corso di formazione sulle metodologie dell’insegnamento dialogico e della facilitazione che si è tenuto a Modena il 7 settembre, coinvolgendo più di 30 insegnanti delle scuole Cittadella, Gramsci, Marconi e Calvino.

Nell’anno scolastico 2016/17 SHARMED entrerà nel vivo, con l’avvio della sperimentazione con gli stessi bambini e insegnanti coinvolti in questa fase preliminare. Alunni e insegnanti lavoreranno insieme a partire dalle fotografie per raccontare e condividere ricordi e storie di famiglia, scoprendo e valorizzando differenze e analogie.

I ricercatori di SHARMED continueranno a lavorare a stretto contatto con le scuole e in collaborazione con i loro colleghi tedeschi ed inglesi fino alla fine del 2018, quando verranno pubblicati i risultati finali del progetto. Tra questi un forte impatto avrà soprattutto l’archivio pubblico online di fotografie e storie raccontate dai bambini, che potranno essere utilizzate come risorse digitali per ispirare e aiutare un numero sempre più vasto di insegnanti ad utilizzare la didattica dialogica per favorire l’inclusione in classe.

SHARMED è anche un importante esempio di collaborazione interistituzionale, che coinvolge l’Ateneo, il mondo della scuola e il Comune di Modena, che vedono cosi confermato il reciproco impegno per l’innovazione e la sensibilità alla tematiche educative, sociali e interculturali.

Il progetto SHARMED è coordinato dal prof. Claudio Baraldi in collaborazione con il dott. Vittorio Iervese del Dipartimento di Studi linguistici e culturali di Unimore.

 

Website:  www.sharmed.eu – Facebook: https://www.facebook.com/SharmedEU/