carcere-sant-annaLe organizzazioni sindacali, Sappe, Osapp, Uilpa, FpCgil, FnsCisl Uspp, Cnpp, maggiormente rappresentative del personale di Polizia Penitenziaria, hanno ribadito ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria la necessità di mettere in atto tutti gli interventi ritenuti opportuni per una rimozione delle cause che stanno producendo una situazione che vede vittime per primi i lavoratori preposti alla vigilanza dei detenuti.

“Negli ultimi giorni – affermano i rappresentanti sindacali –  abbiamo dovuto prendere atto di una evoluzione della tensione e dei rischi con i quali ogni giorno convivono coloro che sono preposti alla vigilanza dei detenuti.

Infatti nonostante fosse stata più volte denunciata una criticità della situazione sanitaria, si è appreso che con grande ritardo si è provveduto al ricovero di un detenuto affetto da sospetta tubercolosi.

Una patologia che recentemente per situazioni analoghe si era estesa agli agenti coinvolgendo di fatto nove lavoratori.

Ma non basta –  affermano i sindacati – è di alcuni giorni fa l’ennesimo episodio di aggressione ad un agente di 57 anni e per questo particolarmente esperto del proprio lavoro.

La lista di atti di violenza continua ad estendersi anche per quanto riguarda la popolazione detenuta.

Infatti nel fine settimana un detenuto si è auto lesionato gravemente al punto che si è fatto ricorso alle cure del  pronto soccorso.

Da diversi giorni un detenuto con gravi patologie infettive, si è reso responsabile di vari danneggiamenti all’interno delle celle producendo ingenti danni non solo materiali ma anche lesivi per la salute degli agenti visto  più volte ha sputato al volto dei lavoratori addetti alla sicurezza con il rischio di contagio.

La lista delle criticità si teme che potrà ancora allungarsi visto che anche  alla popolazione detenuta non è sfuggita una evidente criticità nei rapporti tra coloro che hanno la responsabilità della gestione della Casa Circondariale.

La situazione che si sta vivendo da troppo tempo continua a produrre sconforto e senso di abbandono da parte dei massimi vertici dell’Amministrazione Penitenziaria verso i quali da tempo si stanno rivolgendo i rappresentanti dei lavoratori affinchè siano individuate le soluzioni più opportune al fine di consentire il ripristino di una situazione di normalità e di adeguata gestione della popolazione detenuta.

Non vorremmo – affermano i sindacati – che si stia gradualmente arrivando ad una situazione nella quale i lavoratori possano avere la peggio con la conseguente precarizzazione della sicurezza a causa di problematiche derivanti da una non più tollerabile ed evidente situazione conflittuale tra  coloro che ricoprono ruoli importanti di gestione della Casa Circondariale “S.Anna” “.

Le OO.SS. Rappresentative della maggioranza dei lavoratori di polizia penitenziaria rivolgono l’ennesimo invito ai massimi vertici dell’Amministrazione Penitenziaria,al Prefetto di Modena e ai Parlamentari Modenesi affinchè sia ristabilita al più presto una situazione di normalità.

L’eventuale e non auspicabile assenza di segnali tangibili di attenzione verso i lavoratori della C.C. “S.Anna” ma soprattutto verso la garanzia di sicurezza all’interno della CC “S.Anna” non escludono ulteriori azioni di protesta.

(Sappe, Osapp, Uilpa, FpCgil, FnsCisl Uspp, Cnpp)