absidi-duomo-ghirlandinaSi celebra ogni anno, la terza  domenica del mese di novembre, la Giornata del ricordo delle vittime della strada e anche la Chiesa di Modena vivrà un momento particolarmente significativo:  mons. Erio Castellucci presiederà sabato 19 novembre alle ore 18.00 in Cattedrale, la celebrazione per la sezione modenese dell’Associazione Famigliari e Vittime della Strada unitamente a coloro che partecipano all’iniziativa “Credo la vita eterna”, un percorso di condivisione con le famiglie ferite da diversi tipi di lutto, ma anche cammino di fede per dare speranza e aiuto. E’ promosso dall’Ufficio Famiglia, che propone incontri sia per il reciproco sostegno  tramite  incontri mensili, per pregare, riflettere insieme sulla Parola di Dio e celebrare l’Eucarestia (per ulteriori informazioni vedere www.familiamo.it ).

 

Nel  2015 in Italia si contano 3428 morti vittime di incidenti stradali. Questo il dato più impressionante dell’analisi Istat sul tema.  Gli incidenti stradali con lesioni alle persone sono stati 174.539  – 1,4%), e hanno provocato 3428 morti (+ 1,4%) e ben 246.920 feriti (-1,7%) . L’Italia vede quindi un calo degli incidenti rispetto al 2014, così come per i feriti, ma per i decessi, dopo ben 15 anni di diminuzione, si assiste nel 2015 ad un preoccupante aumento, che vede le vittime soprattutto tra i pedoni e motociclisti.

Dunque ancora troppi gli incidenti che insanguinano  le strade delle nostre città, ancora tante le vittime nel nostro Paese, ancora tante le famiglie che vedono spezzarsi improvvisamente vite preziose, a cui vanno aggiunti migliaia e migliaia di feriti e numerosi invalidi gravi, tra cui tanti giovani. Infatti  si conferma anche per il 2015  che il maggior numero di morti ha un’età compresa tra i 20 e i 24 anni. Dopo una prima programmazione, oggi il nuovo obiettivo posto dalla Comunità Europea resta quello di dimezzare entro il 2020,  rispetto al 2010, i morti da incidente stradale.

Ma l’obiettivo a cui tendere in realtà deve essere la riduzione  a zero!

Anche nel territorio provinciale modenese  dopo una  evidente  progressiva  diminuzione dell’indicatore nel corso degli ultimi anni, pare evidente una inversione di tendenza:  si sono ancora registrati nel 2015 ben 40 morti  e migliaia di feriti in poco meno di 2900 incidenti! Ancora troppi! E anche nei primi 6 mesi del 2016 la mortalità a Modena conferma purtroppo questa tendenza.

Pare che tra le prima cause degli incidenti sia ormai la distrazione, originata spesso dall’uso degli smartphone  + 20 % causa incidenti nel 2015!): scrivere sms può uccidere!  Troviamo subito dopo  la velocità, mentre nelle aree urbane sono rilevanti anche il mancato rispetto della segnaletica e le collisioni con l’utenza debole, costituita da pedoni e ciclisti, che sempre più spesso sono  vittime degli incidenti stradali nelle nostre città.  All’origine degli incidenti  anche gravi concause come l’abuso di alcool e l’uso di droghe. La necessità di diffondere comportamenti rispettosi della vita propria e altrui è dunque un imperativo su cui non transigere.

Imperativo ultimamente raccolto dal Parlamento, che ha approvato la norma che impone  pene più severe per i casi più gravi come l’omicidio stradale.

Così come è importante l’esigenza di rendere  tecnicamente sempre più sicuri gli autoveicoli sia a protezione degli occupanti, sia per diminuire l’impatto sull’ambiente e  quindi in ultima analisi sulla salute di tutti ; esigenza sempre più pressante dopo gli “scandali tecnologici “ recentemente scoperti  relativamente alle emissioni dei motori.

La comunità internazionale, per sensibilizzare e favorire una risposta responsabile a tutti i livelli, dedica la terza domenica di novembre di ogni anno al ricordo delle vittime della strada.

La Giornata del Ricordo delle vittime della strada è infatti, nel contempo, sia memoria delle persone decedute e condivisione della condizione pesante dei  tanti traumatizzati gravemente, sia momento finalizzato a risvegliare le coscienze di tutti.

Per questo sono fondamentali educazione,tecnologie, infrastrutture ben pianificate e realizzate ma anche mantenere alta la vigilanza e il controllo.