Nel mondo sono stati uccisi 800 giornalisti e in Italia 30 vivono sotto scorta. Sono alcuni dei dati diffusi dalla Fondazione Ossigeno per l’informazione, il cui conteggio delle vittime italiane della violazione della libertà di stampa – intimidazioni, minacce, abusi nei confronti di cronisti, blogger e altri operatori dell’informazione – a partire dal 2006 ha raggiunto quota 3.085. Si va dalle aggressioni fisiche ai danneggiamenti, dagli avvertimenti alle denunce e azioni legali. Nel 2016 sono stati 412 i giornalisti oggetto di episodi di intimidazione con lettere e minacce di morte, telefonate minatorie, insulti, querele per diffamazione, aggressioni, citazioni in giudizio. Lo stesso Ministero dell’Interno conferma come “i tentativi di intimidazione nei confronti dei giornalisti continuano ad essere di attualità, puntualizzando che questi eventi si verificano soprattutto al sud, a riprova che si tratta di intimidazioni connesse alla pervasiva presenza della criminalità mafiosa che non gradisce i riflettori dell’informazione”.

Castelfranco Emilia organizza venerdì prossimo 13 alle ore 20.30 e sabato 14 gennaio alle 10 alla sala Degli Esposti della Biblioteca comunale due appuntamenti dal titolo “Giornalisti sottotiro, l’informazione scomoda” nell’ambito delle attività collegate all’Osservatorio della Sicurezza Urbana e Legalità. Saranno presenti il giornalista e scrittore Attilio Bolzoni, l’attivista antimafia Gaetano Alessi e la presidente nazionale FITA Cinzia Franchini. La serata è rivolta alla cittadinanza mentre l’iniziativa del mattino coinvolge gli studenti dell’istituto superiore “Spallanzani”. Modera Pierluigi Senatore di Radio Bruno.

Nell’occasione, sarà esposta la Mehari di Giancarlo Siani, l’auto del giornalista  del “Mattino” di Napoli ucciso nel 1985 dalla camorra. Proprio dalla Mehari si è avviato il percorso del progetto “Il Viaggio Legale”, teso a costruire nuove relazioni tra enti, scuole, associazioni, mondo del lavoro, delle imprese ed esperienze associative impegnate sui temi del contrasto alle mafie, con l’auspicio che questo viaggio contamini positivamente le molteplici tappe della Via Emilia che verranno raggiunte.

Un obiettivo condiviso anche da Giancarlo Siani, che ogni giorno lavorava con passione e senza sosta per descrivere la realtà in cui viveva, mettendo a disposizione dei suoi lettori quante più informazioni possibili per aiutar loro a comprendere il fenomeno mafioso e il radicamento della criminalità organizzata.

“Questi appuntamenti potenziano il significato della costituzione dell’Osservatorio della Legalità e Sicurezza Urbana che ha come fine quello di “rompere” il muro dell’omertà – afferma l’Assessore Giovanni Gargano – Guarda caso anche questi giornalisti, attraverso il loro lavoro, desiderano “rompere” questo muro e far conoscere, attraverso le loro parole, la verità. Credo che sia un appuntamento da non perdere in quanto, grazie alle autorevoli presenze, sarà possibile capire molto bene che cos’è e come procede l’informazione scomoda”.