In questi giorni l’impresa incaricata dalla Provincia ha iniziato la realizzazione delle fondazioni fuori dall’alveo della nuova infrastruttura costituite da dieci pali (cinque per lato del ponte) in cemento armato interrati con una profondità 40 metri. Con uno speciale macchinario vengono realizzate le cavità nel terreno nelle quali viene inserita prima l’armatura metallica poi scaricato il cemento che solidificandosi forma la struttura dei pali.  

E alla fine di gennaio saranno trasportati nell’area di cantiere i primi pezzi del ponte in metallo che sono in corso di realizzazione in una impresa specializzata in Veneto; il nuovo ponte sarà assemblato in un terreno laterale per essere poi varato tramite carrelli ed elevatori mobili; le operazioni di montaggio e completamento avverranno la prossima estate, prima della demolizione del ponte esistente.

Il costo dell’opera è di oltre quattro milioni di euro, finanziati dalla Protezione civile regionale con le ordinanze post sisma.

«I lavori procedono – sottolinea Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena – come previsto dal nostro cronoprogramma. Si tratta di un’opera strategica che consentirà una circolazione più snella e in tutta sicurezza oltre a migliorare nel complesso tutti i collegamenti con il territorio bolognese, molto importanti per l’economia di tutta la zona».

Il nuovo ponte di Bomporto sarà a campata unica di 80 metri e due archi di altezza di 12 metri circa con una carreggiata larga 14 metri a due corsie e due piste ciclabili laterali.

L’eliminazione delle pile intermedie in alveo comporterà anche un significativo miglioramento dal punto di vista idraulico.

Il ponte attuale, costruito nel 1914, è stato danneggiato dal sisma del 2012; attualmente si circola a senso unico alternato regolato da semaforo con divieto di transito ai mezzi pesanti.

Sul ponte del Panaro dal dicembre scorso la larghezza carreggiata della strada provinciale 1 è stata ridotta a due metri e 40 centimetri tramite l’installazione di barriere in cemento.

Il provvedimento è stato deciso dalla Provincia allo scopo di far rispettare il divieto di transito sul ponte per i mezzi pesanti a massa complessiva superiore alle 3,5 tonnellate; il divieto è in vigore per motivi di sicurezza a causa delle lesioni provocate dal sisma.