Il Comune di Maranello mette a disposizione alcuni orti da coltivare, destinati a pensionati e a giovani o adulti disoccupati o a basso reddito. Gli appezzamenti di terreno si trovano a Gorzano, in via Cappella, nella zona verde gestita dall’associazione Orti Insieme, che da diversi anni, in accordo con l’amministrazione comunale, si occupa della manutenzione di un centinaio di orti di circa 40 mq., assegnati annualmente ad anziani in attuazione di un progetto di promozione sociale con il fine di prevenirne l’emarginazione e il rischio di non autosufficienza. Da un paio di anni il Comune ha ampliato l’area con nuovi orti e un sistema di irrigazione più esteso, e ha deciso di destinare queste porzioni di terreno a cittadini o famiglie in difficoltà economica che abbiano bisogno e voglia di migliorare il proprio stile di vita con prodotti alimentari genuini e a basso costo. Chi vorrà gestire l’orto sarà affiancato da coltivatori esperti almeno nella prima fase. Le persone interessate possono rivolgersi al Servizio Sociale del Comune in via Vittorio Veneto 9 e presentare domanda.

“E’ un progetto piccolo ma importante di sostegno ai nuclei familiari, che si inserisce in un sistema di azioni più ampio che stiamo mettendo a punto per il sostegno alla persone in difficoltà: non assistenzialismo ma proposte concrete di attività che prevedano un impegno diretto della persona”, afferma Luigi Zironi, assessore alle politiche sociali. “Si tratta di una iniziativa che intende coniugare aspetti economici con aspetti sociali: occupandosi degli orti le famiglie potranno così non solo risparmiare sull’acquisto di alcuni generi alimentari di primaria importanza, ma anche acquisire competenze utili e impiegare il tempo in maniera proficua per migliorare la loro situazione. Il ruolo dell’associazione Orti Insieme è strategico, perché può offrire sostegno e affiancare i nuovi coltivatori”.

“Il progetto è nato 18 anni fa”, spiega Franco Bergonzoni, presidente del comitato che gestisce l’area di via Cappella in accordo con l’amministrazione comunale. “Attualmente gli orti sono in tutto un centinaio, all’inizio di ogni anno se ne rendono disponibili alcuni da destinare a nuove persone. La priorità è per i pensionati e i nuclei familiari colpiti dalla crisi economica, su segnalazione del Servizio Sociale del Comune. Ogni appezzamento è di 40 metri quadrati e vi si possono coltivare ortaggi e verdure in modo biologico. E’ un’esperienza positiva, anche per la diversa provenienza degli ortolani: alcuni sono stranieri e questo ci ha permesso di imparare e conoscere culture diverse. La coltivazione più diffusa è il pomodoro, per gli stranieri la menta”.

Un’esperienza sociale importante, che in questi anni ha visto anche il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole medie, che grazie al progetto SMS hanno potuto conoscere la realtà degli orti.