Martedì 28 febbraio proseguono alle 17.30 alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5 ) le lezioni del ciclo dedicato al tema Città sante ideato dal Centro Studi Religiosi. Maurizio Paolillo presenta la conferenza dal titolo Pechino. Sincretismo religioso e miti di fondazione nella Cina classica.

Paolillo è professore di Lingua cinese presso l’Università del Salento e membro del direttivo dell’Associazione Italiana degli Studi Cinesi, della New Zealand Asian Studies Society e della Chinese Studies Association of Australia. Ha dedicato le sue ricerche alla letteratura tradizionale cinese sull’estetica, alla percezione dello spazio paesistico e pittorico nella Cina antica, al fengshui e all’arte del giardino dai primordi alla dinastia Ming. Ha inoltre approfondito le relazioni tra daoismo e buddhismo e le fonti relative al nestorianesimo in Asia orientale tra le dinastie Tang e Ming. Tra le sue pubblicazioni: Il giardino cinese. Una tradizione millenaria (Milano 1996); Il fengshui. Origine, storia e attualità (Roma 2012); La lingua delle montagne e delle acque. Il Libro delle Sepolture (Zangshu) e la tradizione del fengshui (Treviso 2013); Il Daoismo. Storia, dottrina e pratiche (Roma 2014); Arte dal Mediterraneo al Mar della Cina. Genesi e incontri di scuole e stili (et al., Palermo 2015).

Nella Cina classica la convivenza di diverse tradizioni religiose e dottrine filosofiche – dal buddhismo al taoismo al confucianesimo, solo per citarne alcune – ha contribuito alla formazione di sistemi simbolici estremamente complessi, che trovano particolare evidenza nella definizione nella percezione delle proprietà dello spazio (basti pensare al ruolo svolto dai giardini e dal fengshui). Ne sono un esempio gli articolati miti di fondazione delle città e dell’odierna Pechino, capitale dell’Impero cinese a partire dal periodo mongolo e dall’edificazione, nel 1267, di Dadu, considerata il nucleo originario della successiva “capitale del nord”. Ne è un esempio la descrizione riportata da Arlington e Lewisohn in In Search of Old Peking (1935) della corrispondenza tra la pianta di Pechino e la “figura simbolica” di una divinità chiamata No Cha: «La tradizione ci dice che quando il Principe Yan, futuro Imperatore Yongle, arrivò per la prima volta a Pechino, l’eminente astrologo Liu Bowen gli consegnò un pacco sigillato che conteneva la pianta della nuova capitale, che doveva essere chiamata No Cha. Tali piani erano basati sui principi più approvati della geomanzia e assegnavano un determinato edificio o spazio aperto a una parte del corpo umano».

Inoltre, le fonti popolari, in cui si manifesta anche un’indubbia influenza della tradizione taoista, ci forniscono ulteriori interessanti elementi, questi sembrano indicare in No Cha, poi Nezha, non solo una origine settentrionale “polare”, ma un simbolismo assiale, che lo collega al tema della regolamentazione dell’elemento acqueo, nonché “stabilizzatore” di un sito simbolicamente “centrale” come Pechino.

La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente nel sito www.fondazionesancarlo.it, da cui potrà essere scaricata gratuitamente.

La partecipazione è libera e a richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il ciclo di lezioni è organizzato dalla Fondazione Collegio San Carlo di Modena, ente accreditato presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva di accreditamento degli enti di formazione del personale della scuola n. 170/2016.