L’azione di servizio condotta dalla Fiamme gialle emiliano-romagnole nel 2016, sulla base delle linee strategiche adottate dal vertice del Corpo sulla scorta delle priorità fissate dall’Autorità politica, è stata incentrata sul contrasto dei fenomeni illeciti di evasione, di frode, di illegalità e criminalità economico-finanziaria più gravi ed insidiosi, che incidono profondamente sulla tenuta del conti pubblici e sul tessuto economico legale della regione.

L’attività operativa messa in campo, quindi, è stata decisamente orientata a tutelare le libertà economiche dei cittadini, delle imprese e dei professionisti onesti, quale condizione indispensabile per il raggiungimento dell’equità sociale posta a fondamento del benessere della collettività. Ed è proprio la lotta ai fenomeni evasivi e alle frodi fiscali, alle illegalità nella Pubblica Amministrazione, agli sprechi di risorse e alla criminalità economico-finanziaria in genere ad aver costituito l’obiettivo dell’attività operativa della Guardia di Finanza per il 2016.

Nel concreto si è operato avendo riguardo alle seguenti tre direttrici principali:

  • attività investigativa, mediante lo sviluppo su tutto il territorio regionale delle oltre 5.017 deleghe d’indagine pervenute nell’anno dalla magistratura ordinaria e dalla Corte dei Conti, di cui 4.029 portate a conclusione;
  • esecuzione di 45 piani operativi, per l’aggressione sistematica e organizzata ai più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria, attraverso l’esercizio degli autonomi poteri d’intervento attribuiti al Corpo dalla legge;
  • azione di contrasto ai grandi traffici illeciti, via terra o per mare e il concorso al dispositivo di ordine e sicurezza pubblica.

In tale contesto, sono state sviluppate investigazioni mirate, supportate da specifiche analisi di rischio e dal monitoraggio dei flussi finanziari, che hanno consentito di privilegiare costantemente la qualità degli interventi ispettivi. I risultati di servizio conseguiti nella decorsa annualità sono stati, quindi, riepilogati nell’ambito delle sotto indicate macro-aree d’intervento che hanno contraddistinto la proiezione operativa dei Reparti dell’Emilia Romagna.

 

LOTTA ALLE FRODI FISCALI E ALL’ECONOMIA SOMMERSA

In tale settore sono state eseguite 5.329 tra verifiche, controlli ed altri interventi a tutela degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali, pervenendo alla denuncia di 637 soggetti responsabili di 748 reati fiscali, di cui il 40% riguarda illeciti più gravi, quali l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e la presentazione di dichiarazioni fraudolente. Tra le altre si cita ad esempio la scoperta di un giro di fatture “false” nel settore delle sponsorizzazioni sportive, per un importo di circa 19 milioni di euro, emesse e/o utilizzate da alcune società di pallavolo. Sono stati portati alla luce 56 casi di evasione fiscale internazionale, quali fittizi trasferimenti all’estero della residenza di persone fisiche e/o di società. Sono risultati completamente sconosciuti al fisco (cd “evasori totali”), 381 soggetti, mentre sono stati individuati 189 datori di lavoro che hanno impiegato 526 lavoratori “in nero” e 773 lavoratori irregolari. Negli ultimi mesi del 2016 è stata individuata una cooperativa fittizia che ha reclutato decine di cittadini extracomunitari, anche clandestini, da impiegare in lavori stagionali, per cui sono tuttora in corso indagini ad ampio respiro. Il 2016 ha fatto segnalare un aumento pari al 95,7% dei beni aggrediti agli autori delle frodi fiscali, per un valore complessivo di oltre 151,5 milioni di euro. A tanto, infatti, ammonta il patrimonio sottratto mediante sequestri preventivi finalizzati alla successiva confisca. Nel contempo è stata richiesta alle Autorità competenti l’emissione di ulteriori provvedimenti di sequestro per quasi 4 milioni di euro.

 

CONTRASTO ALLE TRUFFE SUI FONDI PUBBLICI E ALL’ILLEGALITÀ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Scoperti casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, per circa 20 milioni di euro, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 58 soggetti. Uno dei casi più significativi ha portato all’arresto di 4 persone che avevano utilizzato per il pagamento di imposte, tasse e contributi, 6,5 milioni di euro, concessi dallo Stato quali finanziamenti agevolati per la ricostruzione post-sisma del 2012. Nell’ambito di 182 interventi svolti su delega della Corte dei Conti, sono stati segnalati alla Magistratura contabile sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici che hanno causato danni patrimoniali allo Stato per più di 250 milioni di euro, con la verbalizzazione di 322 responsabili. In un caso una società operante nel settore alimentare ha alterato i propri bilanci, ottenendo così un finanziamento di circa 11 milioni da parte di una società a maggioranza pubblica, con grave danno erariale. In un altro caso sono stati sequestrati 46 immobili, per un valore stimato di oltre 5 milioni, ad una società pubblica comunale, la quale aveva accumulato un debito enorme a fronte dell’acquisto di terreni sopravvalutati, mediante la connivenza di un soggetto privato. Il danno erariale è stato stimato in 60 milioni di euro circa. A seguito delle 349 indagini e dei 73 interventi conclusi nel 2016 per reati ed altri illeciti contro la Pubblica Amministrazione, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria 141 soggetti (in particolare, tra gli altri, per i seguenti reati: il 50% per abuso di ufficio, 13% per corruzione e concussione e 7% per peculato) di cui 4 tratti in arresto. Nel 2016 sono stati individuati appalti irregolari per 31 milioni di euro (su un ammontare di 42,5 milioni controllati), con un aumento del 71% rispetto al 2015, denunciando all’A.G. 35 soggetti. I 665 controlli volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione di prestazioni sociali agevolate e per l’esenzione del ticket sanitario, hanno evidenziato una percentuale di irregolarità pari al 60% dei casi, per un danno complessivo cagionato allo Stato di oltre 1 milione di euro.

 

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ALLA CRIMINALITÀ ECONOMICO-FINANZIARIA

Sono raddoppiati rispetto al 2015 (passando da 216 a 485) gli accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati e indiziati di appartenere ad associazioni mafiose o dei loro prestanome, che hanno riguardato complessivamente 311 persone fisiche e 174 fra aziende e società. Un caso particolarmente rilevante, scoperto grazie al costante monitoraggio del tessuto economico-commerciale, è stato il sequestro di locali pubblici siti in zone centrali di Bologna, Rimini e Teramo, per un valore complessivo di circa 2,3 milioni di euro, acquisiti da soggetti rivelatisi prestanome di un personaggio collegato alla criminalità organizzata. Le persone denunciate sono state 710 (di cui 1 per associazione mafiosa ex art. 416 bis) mentre sono stati effettuati sequestri di beni ai sensi della normativa antimafia nei confronti di 51 soggetti. In tale contesto, sono stati sequestrati 306 tra beni mobili e immobili, nonché quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 94 milioni di euro, proponendo all’A.G. l’emissione di ulteriori sequestri per 294 milioni di euro. L’estensione applicativa delle disposizioni antimafia ha consentito il sequestro di beni anche ai soggetti considerati fiscalmente pericolosi, in quanto autori di ripetute frodi all’Erario; in particolare, a fronte di 54 accertamenti patrimoniali, sono stati sequestrati 79 milioni di euro in beni e disponibilità e formulate ulteriori proposte per oltre 104 milioni di euro. In tale contesto l’attività dei Reparti dipendenti si è mossa su un ampio spettro individuando evasori incalliti nei cui confronti è scattata l’aggressione dei patrimoni. Tra questi è stato individuato un imprenditore dedito alla sistematica commissione di reati tributari che aveva accumulato un patrimonio illecito di oltre 21 milioni di euro. Anche i soggetti ritenuti “senza fissa dimora” sono stati oggetto di accertamento: a “giostrai” del piacentino sono stati sequestrati case ed autovetture per un valore di oltre 1,2 milioni di euro. Inoltre, sono stati confiscati, ai sensi della citata normativa, 28 beni mobili e immobili, nonché quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 21 milioni di euro, con un incremento di oltre il 35% rispetto al 2015. 5 In materia di riciclaggio sono state svolte 29 indagini e attività di polizia giudiziaria che hanno portato alla denuncia di 113 soggetti; gli importi oggetto del reato di riciclaggio ammontano a circa 70 milioni di euro. Le persone sanzionate per violazioni amministrative connesse al trasferimento di valuta contante superiore ai limiti fissati dalla legge sono stati, invece, 125. Nell’azione di contrasto all’usura, i denunciati sono 13 soggetti. Nelle indagini svolte nei settori dei reati societari, fallimentari, bancari, finanziari e di borsa sono stati denunciati 541 soggetti, di cui 19 tratti in arresto e sequestrati circa 7,5 milioni di euro. Un’azione di particolare rilievo ha posto in luce come un gruppo imprenditoriale legato da vincoli familiari abbia drenato, nel tempo, risorse finanziarie per circa 32 milioni di euro dalle proprie società, sino alla loro “decozione”. Tale condotta ha portato all’arresto di 3 responsabili e al sequestro di un complesso alberghiero dal valore di circa 8 milioni di euro. L’azione di servizio nello specifico comparto, che garantisce alle imprese oneste di continuare ad operare sul mercato, sarà oggetto di un dedicato impegno anche nel corso del 2017. I controlli svolti presso i porti e gli aeroporti, in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale, ai fini della verifica del rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta, hanno permesso di verbalizzare 417 soggetti che hanno trasportato valuta in eccedenza rispetto al limite consentito, nonché di intercettare valori al seguito complessivamente pari a circa 4.5 milioni di euro.

 

LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE ED ALLA PIRATERIA AUDIOVISIVA ED INFORMATICA

In tale ambito sono stati eseguiti 366 interventi e denunciate 273 persone. I prodotti illegali sequestrati sono stati 1.100.000 circa, con un incremento di oltre il 50% rispetto al 2015, perché contraffatti, piratati, pericolosi o recanti falsa o fallace indicazione di origine o provenienza. Sono stati tolti dal mercato 239 chili e 47 litri di generi agroalimentari contraffatti ovvero prodotti in violazione alla normativa sul made in Italy.

 

CONTRASTO AL GIOCO ILLEGALE

Su 319 interventi effettuati presso sale giochi e centri di scommesse, riscontrate irregolarità nel 75% dei casi.

 

LOTTA AI TRAFFICI DI DROGA, DI MERCI DI CONTRABBANDO E VALUTA FALSA E CONTRASTO ALL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA

Sequestrati 129 kg. di droga a carico di 672 soggetti, 98 dei quali tratti in arresto. In più di 600 interventi contro le frodi doganali e il traffico di sigarette di contrabbando, sequestrati più di 607 kg. di tabacchi lavorati esteri, con la denuncia di 102 persone. Nell’attività di contrasto al falso monetario sono stati effettuati 141 sequestri di banconote false per un valore complessivo di oltre 62.000 euro. Denunciati 66 soggetti.