Un donazione molto importante quella che il Lions Club Host “Città del Tricolore” ha inteso devolvere al comando provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia: si tratta di un defibrillatore che è stato installato oggi pomeriggio nell’ufficio denunce della stazione carabinieri di Corso Cairoli. Il dispositivo medico rappresenta un importante incremento di sicurezza sia per la salute dei cittadini che si presentano in caserma per le più variegate ragioni che per i carabinieri che vi prestano servizio ma anche per la salute dei passanti. La donazione è avvenuta per mano della presidente del club, prof.ssa Donatella Martinisi, che ha consegnato l’apparecchio al comandante provinciale dei Carabinieri Colonnello Antonino Buda nell’ambito di una cerimonia volta ad affermare reciprocità di intenti circa l’azione di prevenzione in campo cardiaco. La presenza del defibrillatore e di personale non sanitario formato alle manovre di rianimazione ed all’utilizzo dello stesso – è stato evidenziato durante la consegna –  può ridurre i tempi nelle procedure di soccorso, in attesa dell’ambulanza e dei sanitari. In una situazione di estrema emergenza anche un minuto può risultare decisivo per la sopravvivenza. Il Lions Host Reggio Emilia “Città del Tricolore” non è nuovo a queste donazioni. Infatti nella primavera 2016 furono donate altre due apparecchiature mediche al Tribunale di Reggio Emilia e alla casa di riposo Omosoli Parisetti, tutte mappate e registrate alla centrale Operativa Unica 118, così da prevederne l’utilizzo nella zona di appartenenza da parte di un First Responder.“Il gesto si connota per il suo valore aggiunto – ha affermato Donatella Martinisi –  poiché i soci del Lions Host hanno voluto così esprimere vicinanza all’arma dei Carabinieri locale e sostegno al suo operato nella consapevolezza che il rapporto etico fra cittadino e stato passa da questi gesti assumendo in tal modo il valore dell’atto concreto”. Il colonnello Antonino nel ringraziare per la lodevole iniziativa ha sottolineato come la donazione del defibrillatore al comando dei carabinieri di Reggio Emilia va interpretata non solo in chiave solidaristica, ma come gesto di utilità sociale rivolto ad aumentare la consapevolezza dell’importanza della salute di tutti i cittadini.