Il Comune di Bologna e la comunità LGBTQI cittadina firmeranno il prossimo 18 aprile alle 13 il “Patto generale di collaborazione per la promozione e la tutela dei diritti delle persone e della comunità LGBTQI”.
Il percorso avviato dopo la pubblicazione dell’avviso pubblico lo scorso 23 gennaio si è concluso il 31 marzo arrivando alla stesura definitiva del documento. Dopo l’arrivo di 52 proposte progettuali da parte di 14 associazioni (altre due associazioni che firmeranno il patto hanno partecipato in collaborazione con due associazioni proponenti) si sono tenute, tra il 13 febbraio e il 17 marzo, due giornate seminariali e diversi lavori di gruppo che hanno visto la partecipazione dell’amministrazione comunale sotto il coordinamento dell’assessora Susanna Zaccaria e dei rappresentanti delle associazioni.

“Abbiamo concluso un lavoro importante ed impegnativo che però è solo l’inizio di un nuovo modo di collaborare tra Comune e associazioni LGBTQI – commenta l’assessora Susanna Zaccaria – ora dovremo dare attuazione al patto sostenendo le attività delle associazioni che hanno partecipato per il raggiungimento degli obiettivi condivisi nel percorso di coprogettazione. Ringrazio tutti i rappresentanti delle associazioni e dei settori dell’amministrazione comunale che hanno dedicato molto tempo a questo percorso di cui sono veramente soddisfatta.”

Il patto di collaborazione è uno strumento innovativo del Comune di Bologna, in seno al Regolamento per i beni comuni, che promuove la collaborazione civica. In questo modo il Comune di Bologna e le associazioni che sigleranno il documento sono arrivate a definire e condividere un “Piano di azione locale per la promozione e la tutela dei diritti della comunità LGBTQI” suddiviso in tre diversi assi tematici: servizi alle persone, educazione e formazione, cultura e socializzazione. In ogni asse sono stati definiti gli obiettivi da raggiungere e le proposte di azioni da realizzare.

Nell’ultima riunione la giunta guidata da Virginio Merola ha approvato la delibera che raccoglie gli esisti del percorso e lo schema del Patto. Nello stesso documento l’immobile “La Salara” in via Don Minzoni 18 viene individuato come sede istituzionale per realizzare gran parte degli interventi, dei progetti e delle attività complementari e sussidiarie rispetto ai servizi comunali previsti nel patto.
Dopo la firma del patto, che avrà valore fino al 30 settembre 2021, verranno stilate apposite convenzioni e protocolli operativi con le varie associazioni per definire i reciproci impegni relativi alla concessione in uso temporaneo di spazi e immobili pubblici, gli eventuali contributi finanziari e rimborsi delle spese sostenute.

Le associazioni che firmeranno il patto sono Arcigay Il Cassero, Famiglie Arcobaleno, Indie Pride, Arcilesbica, MIT, Agedo, Centro risorse Lgbt, Komos, Albert Stanley, Frame, Migrabo, Gay Lex, Boga Sport, P.O.S.T. Le realtà che non hanno portato a conclusione il percorso dopo aver inviato proposte sono Plus, che ha già una convenzione con l’Amministrazione comunale e il Circolo Eagle Nest.