Grazie ad un’allettante inserzione associata a una mail e una carta prepagata dove ricevere i soldi della caparra dal veneto un “navigato” trevigiano si è insidiato in un sito internet si annunci commercializzando a prezzi assolutamente vantaggiosi, dato che i biglietti per il tour italiano della band hanno raggiunto un prezzo anche di 500 euro, biglietti per il concerto milanese dei Coldplay in programma il prossimo mese di luglio. Le trattative correvano inizialmente via mail ma anche telefonicamente, per rassicurare l’acquirente.

Quando sulla carta prepagata veniva accreditato l’importo richiesto il gioco era fatto in quanto alla vendita non corrispondeva la spedizione dei biglietti. Quando l’acquirente cercava di contattare il venditore per lamentare il ritardo, questi  non rispondeva più. Una vero e proprio boss del raggiro il 30enne trevigiano scoperto dai carabinieri della stazione di Novellara che l’hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia per il reato di truffa. La vittima, una 40enne reggiana, credendo di fare un affare ha risposto ad un annuncio online acquistando 4 biglietti per il concerto dei Coldplay in programma il prossimo 3 luglio.

Dopo aver contattato via mail l’inserzionista e averci parlato telefonicamente, l’acquirente, rassicurata ha chiuso l’acquisto versando, tramite bonifico sulla carta prepagata fornita dal truffatore, l’importo richiesto, 420 euro per poi non ricevere i biglietti acquistati. Materializzato di essere rimasta vittima di un raggiro la donna si è presentato ai carabinieri della stazione di Novellara formalizzando la denuncia per truffa. Dopo una serie di riscontri tra la mail associata all’inserzione, l’IP del computer utilizzato per l’annuncio e la carta prepagata dove erano confluiti i soldi, i Carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sull’odierno indagato con a carico una sfilza di precedenti specifici, nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità per il reato di truffa per la cui ipotesi di reato veniva quindi denunciato alla Procura reggiana.