Nessun taglio di posti letto, né alcun depotenziamento dell’Ospedale Santa Maria di Mirandola. La riorganizzazione dell’area medica, i cui posti letto erano e restano complessivamente 60, offrirà  risposte più adeguate ai bisogni di cura.  Il differente modello adottato lascia del tutto invariata la ricettività dando – contrariamente a quanto si vuol far credere – maggiore flessibilità nell’utilizzo dei posti letto. La nuova area di degenza breve internistica dell’Ospedale di Mirandola garantirà percorsi dedicati, con ricoveri più brevi per i casi meno complessi. Un iter diagnostico abbreviato, di norma non superiore ai 3 giorni, consentirà di inquadrare correttamente la patologia del paziente, formulare una diagnosi ed un piano terapeutico, usufruendo di prestazioni diagnostiche, di consulenza, o terapeutiche con tempistica analoga alle prestazioni urgenti di Pronto soccorso. L`area di degenza breve accoglierà pazienti di tutte le discipline internistiche inclusa la cardiologa, cosi come nella restante area medica la Medicina Interna, Cardiologia e Pneumologia manterranno la loro vocazione per accogliere pazienti che necessitano di degenza specialistica, ognuna con il proprio personale. Ogni disciplina disporrà quindi di un numero di posti letto che sarà legato al bisogno clinico del paziente, potendo, laddove necessario, ricoverare in ogni disciplina ben più di un rigido numero di posti letto,  che rappresenta una visione oramai `medioevale` di qualsiasi ospedale.

E’ sconcertante che un impegno così rilevante che parte proprio dai professionisti, venga svilito da affermazioni fantasiose, prive di conoscenza del tema e di qualsivoglia fondamento. I nuovi bisogni assistenziali richiedono l’evoluzione dei modelli organizzativi, la valorizzazione delle professionalità infermieristiche e mediche e l`appropriatezza e sicurezza delle cure.   La disinformazione mira solo a creare immotivata preoccupazione rispetto alle innovazioni che la sanità deve affrontare per dare servizi sempre migliori.