Non solo gli attraversamenti ciclopedonali temporanei Rinaldi-Fiorenzi e Nobili-Saltini in corso di realizzazione, né il varco Cabassi-Tabacchi già aperto l’estate scorsa. Lungo la Diagonale, nell’area dell’ex fascia ferroviaria, sarà a breve realizzato un ulteriore attraversamento ciclopedonale su strada Fonte San Geminiano che, attraverso un percorso su strade locali, collegherà la via Emilia in località Bruciata alla zona del Villaggio Giardino.

Lo ha annunciato l’assessore alla Mobilità e Lavori Pubblici Gabriele Giacobazzi nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 8 giugno, precisando che il tratto ciclabile “sarà realizzato prima del concerto di Vasco Rossi e potrebbe rimanere in pianta stabile perché utilizza strade cieche e riservate ai residenti”. L’assessore ha risposto all’interrogazione del M5s sulla chiusura dei sentieri spontanei lungo la massicciata dell’ex ferrovia in zona Villaggio Artigiano Modena Ovest, che è stata illustrata da Elisabetta Scardozzi ed è stata trasformata in interpellanza.

La consigliera ha chiesto perché non siano stati realizzati sin dall’inizio gli attraversamenti  provvisori, se l’Amministrazione era a conoscenza dell’intervento di chiusura dei varchi effettuato da Ferrovie dello Stato e “se sì, perchè non è stata intrapresa un’azione condivisa con l’Ente per la loro sistemazione e messa in sicurezza”. Ha poi domandato se sono partiti i cantieri per la sistemazione dei passaggi “in data utile perchè terminino in tempo per il concerto di Vasco Rossi del primo luglio” e “se siano in corso di valutazione progetti per la realizzazione di ulteriori valichi provvisori, anche in vista del concerto di Vasco Rossi. Nel qual caso – ha aggiunto – la cosa, certamente positiva in sé, risulterebbe però sgradevole in quanto segno del fatto che un evento del genere viene considerato da questa Amministrazione più importante del servizio ai cittadini nonché della loro salute”.

L’assessore ha spiegato che “Rfi ha chiuso i varchi sorti spontaneamente in quanto il passaggio dell’area all’Amministrazione non è ancora avvenuto e non si è sentita di prendersi responsabilità in caso di eventuali infortuni. Abbiamo saputo della chiusura solo dopo – ha proseguito – ma entro il concerto di Vasco Rossi del primo luglio saranno aperti”. Giacobazzi ha infatti spiegato che “si sta partendo con alcune ricuciture temporanee di impatto economico modesto ma importanti dal punto di vista della mobilità ciclopedonale. Non sono state progettate per il concerto – ha precisato – ma serviranno anche per l’evento. I lavori per la realizzazione dei varchi Rinaldi-Fiorenzi e Nobili-Saltini sono già iniziati sull’area di proprietà del Comune e l’autorizzazione da parte di Rfi per questi attraversamenti stanno arrivando in questi giorni. I progetti finali prevedono per queste intersezioni la realizzazione anche di sottopassi stradali accessibili alle automobili”. L’assessore ha poi sottolineato che “i rapporti tra enti non sono facili: Rfi ci chiede un affitto oneroso di 20 mila euro all’anno per l’utilizzo dell’intera tratta dismessa e vuole garanzie fideiussorie rispetto al fatto che venga successivamente acquisita dal Comune”. Infine, Giacobazzi ha ricordato come qualche settimana fa sia stata inaugurata la prima ricucitura stradale con la rotatoria tra le vie Paolucci-Montecuccoli-Cesari, insieme alla quale è stato realizzato anche un varco ciclopedonale verso il cimitero di San Cataldo.

Marco Malferrari di Art.1 – Mdp ha evidenziato che “agli incontri pubblici l’Amministrazione si è impegnata a effettuare questi attraversamenti non appena ci sarebbero state le necessarie condizioni di sicurezza e per quanto i cittadini si siano industriati per realizzare tali passaggi spontanei, da parte del Comune e di Rfi assumersi la responsabilità di avvallare questi attraversamenti in condizioni di scarsa sicurezza non sarebbe stato opportuno”.

Per Carmelo De Lillo del Pd “l’idea di ricucitura non risiede certamente negli attraversamenti spontanei. Non c’è nessun danno e nessuna beffa – ha precisato – nessun danno perché tali attraversamenti sono stati utilizzati per l’intero anno scolastico e, una volta diventati di pubblica conoscenza, sono stati chiusi in quanto non a norma; nessuna beffa in quanto ora inizia l’azione di ricucitura dell’Amministrazione con percorsi che favoriscono gli spostamenti non motorizzati che rimarranno anche dopo il concerto”.

Marco Chincarini di Per me Modena ha sottolineato che “abbiamo avuto 20 anni per pensare che avremmo avuto libera la fascia ferroviaria. E oggi ci avviciniamo alle ricuciture ragionando sull’urgenza o sulle iniziative spontanee delle persone, oppure mettendo una pezza su un problema che si potrebbe verificare con il concerto. Vorrei capire invece a che punto è il ragionamento sulla Diagonale. Il Comune – ha chiesto – ha una visione di insieme di tutto lo spazio e non solo delle ricuciture?”.

Secondo Marco Bortolotti del M5s “forse Rfi non sapeva degli attraversamenti ma l’Amministrazione sì. Se il Comune sapeva che non erano a norma poteva informare Rfi o chiuderli in proprio a tutela della salute dei cittadini – ha affermato – invece il fatto che si siano chiusi in concomitanza con un evento come il concerto di Vasco Rossi per evitare i problemi non è positivo e il danno e la beffa ci stanno tutti”. Nella replica, la consigliera Scardozzi ha ribadito che “tutti sapevano dei passaggi e parlare oggi di sicurezza mi sembra una beffa: evidentemente – ha detto – la sicurezza degli studenti durante l’anno scolastico non era interessante come quella delle 220 mila persone per il concerto di Vasco. Non ci sta – ha concluso – Modena oggi si muove solo in prospettiva del concerto e non è una risposta che l’Amministrazione può dare”.