“Il progetto di riqualificazione e restauro dell’ex ospedale S.Agostino, unito alla ristrutturazione del palazzo dei Musei e dell’ex ospedale Estense, vanno a ridisegnare, su nuove basi, una delle principali aree di accesso al centro storico di Modena”. È questa la posizione della referente di turno di Rete Imprese Modena, formata da Lapam Confartigianato, Cna, Confcommercio e Confesercenti, Silvia Manicardi presidente Lapam della Zona di Modena.

Confesercenti, Confcommercio, CNA e Lapam Confartigianato di Modena, infatti, hanno incontrato nei giorni scorsi gi assessori comunali all’urbanistica, Anna Maria Vandelli, alla cultura, Gianpietro Cavazza insieme al direttore della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Luigi Benedetti.

Oggetto della riunione l’illustrazione del progetto definitivo, delle ultime modifiche apportate e dei contenuti del nuovo ‘Polo culturale’ che progressivamente prenderà corpo all’interno dei diversi edifici oggetto di intervento nell’area Sant’Agostino.

Oltre al volano economico costituito dal corposo intervento edilizio, si pongono le premesse per una maggiore attrattività, di cui tanto si parla e di cui Modena ha certamente bisogno.

“Ciò che convince è l’organicità del disegno, arricchito dall’estensione del progetto al Museo/biblioteca ed ex ospedale Estense – continua Manicardi – senza contare che la concentrazione di spazi culturali (musei, laboratori, biblioteche, esposizioni, ecc…) resi più fruibili, consentirà di valorizzare l’ingente patrimonio storico e artistico della città”.

È un intervento di cui si parla da tempo e non sono mancate polemiche, Rete Imprese interviene anche su questo: “Crediamo che finalmente ci siano tutte le condizioni per partire. Certo ora crescono le aspettative economiche, specie per le attività operanti in centro storico e nei dintorni. Un’analisi del potenziale flusso turistico e dei fruitori andrà fatta e su quello si può ragionare anche per regolare l’offerta di servizi. Seguiremo l’iter della Conferenza dei Servizi che partirà nelle prossime settimane, e non mancherà il nostro contributo di idee e valutazioni, per consentire la realizzazione del progetto nei tempi previsti”. Infine Lapam, Cna, Confcommercio e Confesercenti, sempre tramite Silvia Manicardi, conclude con un appello: “Ora è decisivo avere rassicurazioni sui tempi: vorremmo vedere tempi di esecuzione e realizzazione precisi e rispettati. Questa opera farà entrare Modena in in un circuito di turismo culturale anche internazionale importante, ma vorremmo che fosse la nostra generazione a godere dei vantaggi che ne deriveranno. Non la prossima…”.