Alla vista di una pattuglia dei Carabinieri hanno cercato di allontanarsi dall’autovettura che avevano preso di mira in un parcheggio della frazione Montalto, comune di Vezzano Sul Crostolo e per questo motivo, un uomo ed una donna, sono stati raggiunti e fermati dai carabinieri di Vezzano sul Crostolo che dopo averli identificati in un 55enne ed una 53enne, entrambi di Limbiate, li hanno sottoposti a minuziosi controlli anche alla luce dei precedenti di polizia per reati contro il patrimonio posseduti dai due. I due, risultati sentimentalmente legati, sono stati trovati in possesso del kit del perfetto ladro costituito da attrezzi da scasso (cacciaviti, una pinza e un coltello multiuso) e guanti.

E’ finita in caserma la “trasferta” nelle colline reggiane dei due coniugi che al termine delle formalità di rito sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia con l’accusa di possesso di strumenti atti allo scasso. Alla coppia i Carabinieri hanno sequestrato un paio di guanti, due cacciaviti, una pinza e un coltello multiuso. Sono state fermate dai Carabinieri di Vezzano sul Crostolo nei pressi di un parcheggio della frazione Montalto dove nel recente passato si sono verificati furti su auto in sosta. Alla vista dei carabinieri i due, notati allontanarsi da una Fiat Idea parcheggiata che stavano “adocchiando” hanno cercato di allontanarsi senza riuscirci in quanto i carabinieri riuscivano a raggiungerli e fermarli. Nel corso dei controlli i carabinieri rinvenivano in loro disponibilità i classici attrezzi da “lavoro” sopra elencati che venivano sequestrati. Nonostante siano ancora da chiarire i motivi della presenza nel reggiano dei due lombardi i militari di Vezzano sul Crostolo non hanno tanti dubbi in quanto oltre al fatto che i due siano “noti” per via dei precedenti di polizia per reati contro il patrimonio gli attrezzi da scasso in loro possesso non lasciano spazio a troppe interpretazioni. Si sa l’intenzione non e’ reato per cui la coppia non è accusata di nessun furto ma e’ chiaro che l’armamentario trovato in loro disponibilità, data le circostanze di tempo e di luogo alimenta comunque forti sospetti. Ed e’ per questo motivo che ora gli stessi carabinieri stanno cercando di approfondire i fatti al fine di capire i reali motivi della loro presenza nel reggiano.