Le parti civili Cgil Emilia Romagna, Cisl Emilia Romagna, Uil Emilia Romagna, Camere del Lavoro di Modena e Reggio Emilia esprimono un giudizio positivo sul dispositivo della sentenza emesso in data odierna dalla Corte d’Appello di Bologna, relativo al 2° grado di giudizio dei riti abbreviati nel processo Aemilia.
La sentenza rileva principalmente che l’impianto accusatorio, in questo delicatissimo processo, ha retto ed è stato confermato, riconoscendo il grande sforzo della Procura Generale.
Le Organizzazioni Sindacali hanno contribuito – per il ruolo di parti civili esercitato in questo, come nel processo in corso a Reggio Emilia – ad ottenere un risultato estremamente difficile, vedendo confermate le condanne del 1° grado per il delitto di caporalato, aggravato dal metodo mafioso.
Attendiamo le motivazioni per le valutazioni ulteriori riferite al dispositivo di sentenza odierno.
Nel frattempo prosegue, con ancora più determinazione, l’impegno delle Organizzazioni Sindacali, insieme alle altre parti civili, nel processo Aemilia, per far valere le ragioni del lavoro e la tutela di diritti così duramente colpiti dalla associazione mafiosa di stampo ‘ndranghetista radicatasi nel territorio emiliano.

(CGIL, CISL, UIL Emilia Romagna – CGIL Modena – CGIL Reggio Emilia)