Come preannunciato dall’Ausl a inizio luglio, da domani, 16 settembre, avverrà l’ultimo “avvicendamento” tra i reparti di ostetricia degli Ospedali di Montecchio, Scandiano e Castelnovo Monti, resosi necessario nel periodo estivo a causa di criticità legate a problemi di organico e turni dei professionisti, problemi da tempo all’attenzione dell’Azienda sanitaria e della Regione.

Sulla situazione interviene il Sindaco di castelnovo e Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino, Enrico Bini: “Innanzi tutto credo sia importante sgombrare il campo da dubbi: abbiamo tutte le garanzie che, come avvenuto per Montecchio e Scandiano, il 16 ottobre, tra un mese, il punto nascite di Castelnovo riaprirà regolarmente. In questo periodo estivo ormai a conclusione, è inoltre proseguito il lavoro che stiamo portando avanti, insieme alle realtà sociali e politiche del territorio e ai Comitati pro Ospedale Sant’Anna, a sostegno della richiesta di deroga per il punto nascite dell’Appennino, già presentata dalla Regione al Ministero della Salute. Siamo fiduciosi che ci siano basi importanti e assolutamente concrete affinchè questa richiesta possa ottenere riscontri positivi: come abbiamo già anticipato, siamo eventualmente pronti a partecipare anche economicamente agli interventi che saranno necessari per portare il livello di sicurezza del nostro reparto di ostetricia, già oggi elevato, pienamente rispondente alle ultime indicazioni in materia, e restiamo fermamente convinti della validità della “copertura” territoriale diffusa per i servizi sanitari essenziali, che è stata alla base dell’organizzazione della rete ospedaliera provinciale negli anni”.

Conclude Bini: “Abbiamo però bisogno che venga illustrato nei dettagli il progetto complessivo che riguarda lo sviluppo e il futuro dell’Ospedale Sant’Anna nel prossimo futuro: nei mesi scorsi sono stati annunciati investimenti importanti, più di 3 milioni di euro per interventi di miglioramento della struttura, in particolare del Pronto soccorso, l’attività chirurgica, generale e specialistica, e di altri reparti quali cardiologia, ortopedia, urologia, otorinolaringoiatria. Un progetto che dovrebbe riguardare anche un aumento dell’organico, e che era annunciato in via di definizione da parte della Regione Emilia-Romagna insieme alla Conferenza socio-sanitaria e le aziende sanitarie. Ora crediamo sia il momento di fornire aggiornamenti e dettagli su questi interventi. Al momento infatti vediamo che ci sono attività su cui si sta andando avanti in modo concreto, come l’attivazione dell’Unità di chirurgia senologica oncologica, e dei voli notturni dell’elisoccorso per i quali è in via di approvazione definitiva l’autorizzazione da parte dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, mentre per quanto riguarda la situazione di altri servizi e reparti, nonostante le nostre richieste di dettagli, siamo ancora in attesa di risposte. Ovviamente continuiamo a lavorare quotidianamente e con il massimo impegno, insieme a tutti i soggetti e le espressioni del territorio, per mantenere il livello del nostro ospedale, essenziale per la tenuta socio economica dell’Appennino”.