Dopo Sebastian Irarrazaval e Sean Godsell, a Cersaie 2017 è stata la volta di un altro architetto di fama internazionale, che stamattina – giovedì 28 settembre – ha tenuto una lezione sulla sua idea di architettura sul palco di ‘Costruire, abitare, pensare’: è la spagnola Elisa Valero Ramos, che ha illustrato molti dei suoi progetti più rappresentativi assieme allo storico dell’architettura del Politecnico di Milano, Fulvio lrace.

Il professor Irace ha dato inizio all’incontro tracciando il profilo di questa protagonista dell’architettura   contemporanea,    un   architetto   giovane,    ma   già   molto   affermata.

«Nonostante il suo studio sia piccolo, ha una qualità eccezionale. Questo – ha spiegato Irace – è tipico, per fortuna, della struttura professionale europea. La grande vitalità dell’architettura del Vecchio Continente, nonostante la crisi economica, è dovuta alla capacità di resilienza di una rete di piccoli studi». Irace ha raccontato come la Ramos svolga doppia attività, di pratica e di insegnamento, sia alla Scuola Tecnica Superiore di Architettura di Granada, sia come visiting professor. In particolare, Irace ha descritto il suo grande seguito tra i giovani. «Uno dei temi della sua poetica – ha concluso – è quello della luce. Anzi, si può dire che sia il motivo germinante e determinante della sua architettura».

La lezione dell’architetto spagnolo si è dipanata come una rassegna di diversi progetti, soffermandosi in particolare sul proprio studio di Granada, di fronte all’Alhambra: una sorta di manifesto, il cui tema è quello della piccola scala. La Ramos è infatti riuscita a realizzare questo ambiente in uno spazio strettissimo, di tre metri per dieci. Ma prima ancora l’architetto ha voluto mostrare la sua opera prima: il restauro dell’opera di Felix Candela, ‘Los Manantiales’, in Messico, «terra che è stata fondamentale nel far sorgere in me l’interesse per la luce, perché è un vero laboratorio di luce». Diversi gli esempi di progetti «ispirati a una filosofia molto razionale», come l’ha definita, comprese costruzioni in cemento con una tecnica che lei stessa ha brevettato e che si chiama Elesdopa: un sistema costruttivo a basso costo («Ho sempre lavorato per i poveri», ha detto») destinato ad edifici con un consumo energetico vicino allo zero. Un altro grande filone progettuale che la Ramos ha voluto illustrare è quello relativo alla costruzione di spazi appositamente pensati per i bambini.