Martedì 10 ottobre proseguono alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5 ) le lezioni del ciclo dedicato al tema Riforma. I processi di rinnovamento nella storia del cristianesimo ideato dal Centro Studi Religiosi. La conferenza dal titolo La riforma ecclesiastica del secolo XI e i suoi esiti. Da Gregorio VII a Francesco d’Assisi, è presentata da Grado Giovanni Merlo, professore di Storia medievale presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Già docente di Storia del cristianesimo all’Università di Milano, è fondatore della rivista «Quaderni di storia religiosa» e membro del comitato di redazione della «Rivista storica italiana». È presidente della Società internazionale di studi francescani, con sede ad Assisi, di cui dirige la rivista «Franciscana». Ha dedicato le sue ricerche allo sviluppo del cristianesimo nel basso Medioevo, con particolare riguardo alle origini e all’evoluzione del movimento francescano, ai rapporti tra ortodossia ed eresia e al ruolo del papato e delle istituzioni ecclesiastiche nella storia dell’Occidente latino. Tra le sue pubblicazioni recenti: Giovanni Miccoli. Elogio della ricerca storica (Brescia 2011); Streghe (Bologna 2011); Eretici ed eresie medievali (Bologna 2011); Il cristianesimo medievale in Occidente (Roma-Bari 2012); Frate Francesco (Bologna 2017).
A partire dalla metà del secolo XI, la robusta tradizione del primato del vescovo di Roma si trasforma in superiorità dottrinale e giuridica su tutta la cristianità, anche se di fatto essa si eserciterà in prevalenza nell’area geografica che oggi denominiamo Europa occidentale. In primo luogo, la Chiesa occidentale produce strutture territoriali come arcidiocesi, diocesi, pievi, parrocchie, alle quali corrispondono specifiche competenze sacramentali e disciplinari. Il papato romano, vertice dell’ordinamento ecclesiastico, è identificabile come monarchia pontificia. Al vescovo di Roma verrà riconosciuto un diritto universale di intervento, che non sarà limitata al corpo della Chiesa, ma si estenderà, in modo giudicato legittimo, a ogni aspetto dell’esistenza e della convivenza degli uomini e delle donne, in quanto membri «battezzati» della comunità cristiana. La monarchia pontificia si farà ierocrazia, cioè ideologia del potere esercitato da una casta sacerdotale, generando un conflitto con i detentori del potere laico. Questa concorrenza conflittuale finirà per logorare papato e impero nel corso di una lotta secolare tra loro, senza che o l’uno o l’altro riesca a prevalere in modo definitivo.

La monarchia pontificia genera la costruzione di una curia fatta di organismi centrali e lo sviluppo di un pensiero giuridico, il diritto canonico, capaci di dare fondamento di legittimità al potere pontificio e di far funzionare in modo regolato le istituzioni della Chiesa. Nei secoli presi in esame, avviene poi una larga omogeneizzazione di riti e liturgie. È quell’unità culturale che si realizza in ambito sia elitario che popolare per cui è spesso difficilissimo, se non impossibile, distinguere la storia del cristianesimo e della Chiesa dalla più generale storia culturale, sociale, politica, economica. Nel secolo XI emergono nuovi protagonisti e una diffusa attenzione verso i modelli di vita apostolica e verso l’ideale della povertà evangelica. Mentre il vertice ecclesiastico è impegnato a irrobustirsi e a organizzarsi per un più efficace governo, al centro e alla periferia della cristianità, il monachesimo di ispirazione altomedievale viene affiancato da proposte e iniziative più dinamiche e aperte ad apporti di nuovi strati sociali e a una rinnovata sensibilità nei confronti della condizione umana, anche nelle sue manifestazioni marginali e dolenti. Gli ambienti laicali sono attratti dalla vita monastica e dai suoi valori, contribuendo a mettere in crisi le strutture concettuali e istituzionali attraverso cui nel passato si era inteso, e nel presente si intendeva, inquadrare i comportamenti religiosi delle popolazioni.

La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente nel sito www.fondazionesancarlo.it, da cui potrà essere scaricata gratuitamente.

A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione.