Un importante tassello in più nella costruzione di una città inclusiva, a dimensione di tutti: a Maranello continuano a crescere, al Parco Due, gli spazi attrezzati per poter accogliere tutti i bambini. Nelle scorse settimane, infatti, è stata installata una nuova giostra sulla quale i bambini salgono assieme e che tra i passeggeri può ospitare in sicurezza anche bambini sulla sedia a rotelle.

Il Parco Due si caratterizza, quindi, sempre di più come il parco di tutti: in quell’area verde sono infatti già presenti due giochi accessibili ad ogni bambino. La nuova giostra, la prima di questo tipo realizzata a Maranello, arricchisce ulteriormente la dotazione del parco: con questo intervento l’amministrazione comunale prosegue nell’obiettivo di adeguare gli spazi del vivere comune come piazze, marciapiedi e parchi per renderli accessibili e praticabili da tutti. Per gioco inclusivo si intende un’attrezzatura che può essere utilizzata da una vasta gamma di utenti. Non si tratta di “giochi per disabili” ma di strutture progettate e studiate per consentire ai bambini di divertirsi assieme, senza barriere e senza divisioni. Su questo tema in Italia non esiste una normativa di riferimento applicabile alle attrezzature ludiche, le iniziative sono intraprese dalle amministrazioni pubbliche o private sensibili al problema.

Il parco nel quale sorge la nuova area giochi, inclusiva e pavimentata con materiale antitrauma, è molto frequentato da bambini e famiglie per la prossimità al centro di Maranello e al principale polo scolastico cittadino. “Si tratta – sottolinea il sindaco Massimiliano Morini – di un altro importante passo avanti in una direzione che abbiamo intrapreso con convinzione e forza: quella di ripensare gli spazi della nostra città guardandoli dal punto di vista di chi ha più difficoltà. Da questo obiettivo strategico derivano il lavoro di progettazione del Piano per l’Accessibilità Urbana e l’attenzione a installare giochi per tutti i bambini nei nostri parchi. Abbiamo di fronte una sfida che durerà diversi anni e che avrà bisogno del sostegno  dei cittadini e di tante associazioni, che già ci hanno aiutato concretamente. Trasformare una città e avere una visione progettuale significa essere disposti a costruire percorsi come questo, che richiedono anni di lavoro e i cui benefici potranno essere apprezzati soprattutto sul lungo periodo”.