Dopo poco più di due settimane dalla nomina a “Stem Cell Person of the Year 2017” da parte del blog statunitense di Paul Knopfler della UC Davis School of Medicine in California, arriva anche dall’Europa un importante riconoscimento al lavoro di ricerca svolto dal prof. Michele De Luca, direttore del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” e direttore scientifico e fondatore dello spin-off Holostem Terapie Avanzate di Unimore.

Si tratta della sezione Scientific award del Premio Perla Nera 2018 conferito da EURORDIS, una federazione di associazioni non governativa che rappresenta 779 organizzazioni di malati in 69 paesi, coprendo almeno 4.000 malattie.

Michele De Luca condivide il premio con il dr. Tobias Hirsch, del Centro ustioni di Bochum, in Germania, con cui ha salvato la vita al piccolo Bambino Farfalla la cui storia ha fatto il giro del mondo.

“Sono molto onorato di ricevere questo prestigioso riconoscimento dalla più rappresentativa associazione di pazienti rari – dichiara Michele De Luca. – Ricompensa il duro lavoro di molti scienziati, che sono orgoglioso di guidare, e di medici altamente motivati impegnati nello sviluppo della terapia genica ex vivo per l’epidermolisi bollosa. Ci auguriamo che questo approccio terapeutico sia presto disponibile per diverse forme di questa malattia devastante e possa diventare un modello per altre malattie genetiche”.

“Ricevere questo premio per il nostro lavoro è un grande onore”, aggiunge Tobias Hirsch. “ed evidenzia l’eccezionale collaborazione tra scienza e assistenza clinica”.

Immediate sono state le congratulazioni del Magnifico Rettore Unimore, il prof. Angelo O. Andrisano, che a nome suo e dell’intero Ateneo si è compiaciuto per l’eccezionale livello scientifico raggiunto dal Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” che contribuisce ad accrescere il prestigio internazionale di Unimore al di fuori dei confini nazionali.

Alle congratulazioni si associa il dr. Paolo Chiesi, presidente di Holostem Terapie Avanzate: “Esprimo al prof. De Luca le più sentite congratulazioni per questo riconoscimento che ha premiato il suo e nostro lavoro tra oltre 350 candidature provenienti da 37 differenti Paesi. La mission del nostro spin-off è portare terapie avanzate ai pazienti affetti da malattie rare incurabili ed essere premiati proprio dai pazienti ci spinge a proseguire con ancora maggiore determinazione su questo cammino”.