Entrano in funzione nei prossimi giorni, a servizio del trasporto merci emiliano-romagnolo, le due nuove locomotive da manovra CzLoko 741.7 – il cui acquisto è stato contrattualizzato nell’agosto 2017 -recentemente giunte presso la stazione di Reggio Emilia (foto).

Questa acquisizione si inserisce nel piano investimenti che il gruppo Tper ha sviluppato negli ultimi anni con l’intento di rispondere positivamente, attraverso la sua controllata Dinazzano Po, allo sviluppo del trasporto merci ferroviario avviato con la “cura del ferro” intrapresa dal Ministero dei Trasporti e sostenuto con forza dalla Regione Emilia-Romagna.

Le due nuove locomotive – per le quali sono stati investiti 1,9 milioni di euro – sono della stessa tipologia di quelle già in servizio nello scalo di Dinazzano (nel Comune reggiano di Casalgrande) e presso lo scalo ferroviario di Rubiera (Modena). Le locomotive 741.7 – motorizzate con motore Caterpillar CAT 3508 e una potenza di 1000 Kw a trasmissione diesel-elettrica – hanno un peso totale di 72 t. su quattro assi e uno sforzo massimo di trazione pari a 222 kN.

Uno di questi locomotori sarà ubicato presso lo scalo merci di Dinazzano, portando di fatto al totale rinnovo del parco mezzi di manovra dello scalo, mentre il secondo sarà a servizio dello scalo merci della stazione di Ravenna e adibito alla movimentazione merci del porto ravennate, aumentata considerevolmente in questi anni, anche grazie al contributo operativo di Dinazzano Po. Il traffico ferroviario merci complessivo del porto di Ravenna è passato dai circa 3.500 treni del 2013 agli oltre 7.200 del 2016 e sono inoltre previsti investimenti infrastrutturali tesi a migliorarne l’accessibilità ferroviaria.

Considerando lo sviluppo del traffico ferroviario dello scalo ravennate, già dallo scorso anno Dinazzano Po aveva messo in servizio un locomotore da manovra Vossloh G1000 e oggi, con questo nuovo inserimento, continua ad evolvere la qualità e la potenza della propria offerta di manovra, oggi già in grado di movimentare i treni da 2000 tonnellate.

Dinazzano Po svolge servizi a supporto del Comprensorio Ceramico di Sassuolo e del Porto di Ravenna, due tra i più importanti distretti economici della regione, ed opera anche attività di manovra e formazione di treni in ben 8 scali emiliano-romagnoli: quelli reggiani di Dinazzano Scalo, Guastalla San Giacomo, Rubiera e Reggio Emilia, oltre a Ravenna, Ferrara, Bondeno (FE) e Modena. Nel 2016 i carri utilizzati sulla tratta Ravenna-Dinazzano sono stati 19.268 su circa 52.000 complessivi gestiti dalla società; nello stesso anno, su 2,5 milioni di tonnellate totali in arrivo allo scalo di Dinazzano, 1,1 milioni erano provenienti da Ravenna.

Con queste due nuove locomotive, il gruppo Tper dà seguito ad altri investimenti importanti effettuati nel corso del 2017 (80 carri ferroviari di nuova concezione a pianale ridotto e 75 casse mobili sigillate per il trasporto dei materiali inerti) per continuare ad essere protagonista nell’evoluzione del sistema logistico emiliano-romagnolo perseguendo una politica di rinnovo del parco-rotabili pienamente rispondente all’efficienza dei servizi e alle nuove normative sulla sicurezza ferroviaria.

La Presidente e Amministratore Delegato di Tper, Giuseppina Gualtieri, in relazione ai recenti acquisti, ha dichiarato: “Prosegue anche nel settore del trasporto merci su ferro l’impegno del nostro gruppo in direzione di importanti investimenti per la qualificazione dei servizi. E’ il nostro contributo al miglioramento della catena logistica di movimentazione delle merci su rotaia, una modalità di trasporto che nel nostro Paese ha ancora margini di sviluppo enormi ed è di gran lunga meno impattante e più ecosostenibile di quella compiuta attraverso i mezzi pesanti sulla viabilità stradale. Riteniamo particolarmente importante questa azione positiva in un momento in cui i segnali di ripresa dell’economia indicano un incremento tendenziale dei traffici di merci”.

Dinazzano Po è un’impresa ferroviaria del Gruppo Tper, controllata al 95,35% dalla capogruppo e con azionisti di partecipazione l’ACT di Reggio Emilia, l’Autorità Portuale di Ravenna e Porto Intermodale di Ravenna SAPIR SpA con l’1,55% del capitale sociale ciascuna. Dinazzano Po, con le proprie attività di trasporto merci, svolge un’azione fondamentale per contenere notevolmente i problemi di inquinamento, di congestione del traffico e dell’incidentalità presenti nel trasporto sulle strade. La sostenibilità ambientale, l’innovazione e la creazione di valore per il territorio sono alla base della responsabilità sociale di Tper e delle sue controllate.

L’Assessore ai trasporti, reti infrastrutture materiali e immateriali e programmazione territoriale della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, ha commentato: “La Regione sta scommettendo fortemente da anni sul trasporto ferroviario delle merci. I risultati ci parlano nel 2016 di 18,2 milioni di tonnellate movimentate su ferro, un dato che supera perfino quello pre-crisi, del 2008, di 15 milioni di tonnellate. Parliamo di 720.000 camion tolti dalle strade della nostra Regione. Questo ulteriore investimento messo in campo da Tper, attraverso Dinazzano Po, testimonia la volontà da parte della Regione e delle aziende di trasporto di vincere la sfida di un trasporto merci sempre più movimentato su ferrovia, per centrare l’obiettivo del +30% di merci su ferro entro il 2025”.