Venti anni fa nasceva la Facoltà di Ingegneria di Reggio Emilia. Erede di quella esperienza, che ha costituito il primo nucleo della sede di Reggio Emilia di Unimore, il DISMI – Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria di Unimore ha deciso di ricordare quell’avvenimento con un programma di eventi che andranno via via a caratterizzare tutto il 2018 di questa fondamentale realtà accademica.

Oggi, 5 febbraio, a Reggio Emilia uno dei momenti principali di questo calendario di appuntamenti con il convegno dal titolo “Vent’anni di Ingegneria a Reggio Emilia: bilanci e prospettive ”, che ha visto presente Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Oltre a lui, nel corso della mattinata si sono alternati i ricordi del prof. Riccardo Ferretti, Prorettore della sede di Reggio Emilia, del prof. Eugenio Dragoni, Direttore DISMI, e delle autorità istituzionali locali in rappresentanza di quegli Enti che, insieme a Reggio Città degli Studi, patrocinarono e contribuirono alla nascita dell’Università a Reggio Emilia: Luca Vecchi, Sindaco di Reggio Emilia; Ilenia Malavasi, Vice-Presidente Provincia di Reggio Emilia; Mauro Severi, Presidente Unindustria Reggio Emilia; Gianni Borghi, Presidente Fondazione Manodori, e Stefano Landi, Presidente Camera di Commercio di Reggio Emilia. Le considerazioni conclusive sono state svolte dal prof. Angelo O. Andrisano, Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Nel tracciare il percorso compiuto nel corso di questi vent’anni il prof. Eugenio Dragoni ha fornito numerosi dati che testimoniano la crescita del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria.

Nato nel 1998 con un primo nucleo di 5 professori (Olmes Bisi, Luigi Grasselli, Sandro Sandrolini, Bianca Rimini, Ivan Montanari), il DISMI conta attualmente 46 docenti, circa 80 tra dottorandi e assegnisti di ricerca e 14 unità di personale tecnico amministrativo. Anche gli studenti, da 5 anni a questa parte, sono sempre in crescita: raggiungono oggi i 1.455  iscritti, il doppio di quanti se ne contavano dieci anni fa. I laureati, dalle origini ad oggi, sono stati 2582.

Dopo un iniziale insediamento in spazi ricavati in Viale Allegri e in Via Fogliani, dal 2006 il DISMI occupa tre padiglioni del Campus universitario San Lazzaro: Buccola, Tamburini e Morselli. Inoltre è presente con i Centri di Ricerca Interdipartimentali INTERMECH e EN&TECH presso il Capannone 19 del Tecnopolo di Reggio Emilia.

Proprio il tema delle sedi, nonostante la maggiore disponibilità di spazi conquistata negli ultimi 12 anni, rischia di rappresentare il maggiore elemento di criticità a fronte della crescita di studenti, docenti e ricercatori avutasi nel recente quinquennio. “La carenza di aule, soprattutto di dimensioni medio grandi, così come di aule studio e servizi per gli studenti sono oggi – a detta del Direttore DISMI prof. Eugenio Dragoni – i problemi principali del Dipartimento nel continuare ad offrire una didattica di qualità”.

L’offerta formativa del Dipartimento, attualmente incentrata sui corsi di laurea triennali e magistrali in Ingegneria Gestionale e Ingegneria Meccatronica, si sta ampliando ulteriormente. Da quest’anno accademico (2017-2018) il DISMI partecipa all’erogazione della laurea magistrale (in Inglese) in Innovation Design, che ha sede a Ferrara ed è realizzata in collaborazione col Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Unimore e il Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara.

Ma, sono anche altre le iniziative didattiche su cui il DISMI è impegnato per il futuro: oltre all’attivazione dei nuovi indirizzi “Energia” e “Fashion” nei corsi di studio in Ingegneria Gestionale e di “Smart producs” e “Smart factory” nei corsi di studio in Ingegneria Meccatronica, vi sono due nuove lauree, attualmente all’esame del MIUR, che vedono protagonista il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria. Si tratta della laurea professionalizzante (3 anni) in “Ingegneria per l’Industria Intelligente”, iniziativa che intende formare laureati orientati alle applicazioni nel campo della meccatronica e dei sistemi industriali intelligenti, promossa in collaborazione con i Collegi dei Periti Industriali di Modena e di Reggio Emilia e con Unindustria RE, e la laurea in Ingegneria Informatica che avrà sede a Mantova, realizzata in collaborazione il con il Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari e il Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche di Unimore.

Lo sviluppo del Dipartimento nei prossimi 5 anni, oltre che sul fronte didattico, guarda soprattutto sullo sviluppo della ricerca, la cui qualità è testimoniata dagli ottimi risultati della Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) effettuata dal MIUR, in cui il DISMI spicca sempre ai primi posti.

Con il Corso di Dottorato di Ricerca in Ingegneria dell’Innovazione Industriale è in grado di offrire ogni anno da 6 a 10 posizioni di dottorando su temi legati all’innovazione di prodotto  e di processo. In molti casi, le borse di dottorato sono finanziate dal contributo di Unindustria RE e dalla Fondazione Manodori  a testimonianza dei rapporti che si sono andati consolidando col territorio.

Ma è sulla realizzazione del progetto LABORA (LABoratorio Olistico di Ricerca e Applicazioni per Industria 4.0), presentato al MIUR nell’ambito dei “180 Dipartimenti di Eccellenza”, che il DISMI concentra le attività future con l’obiettivo di creare un Laboratorio costituito da ricercatori di elevato valore scientifico e dotato di infrastrutture innovative per lo sviluppo di metodologie e tecnologie olistiche per un approccio di sistema alle applicazioni di Industria 4.0.

“La riflessione nostra, degli enti ed istituzioni locali e del territorio – ha affermato il Magnifico Rettore prof. Angelo O. Andrisano – deve indirizzarsi sul cogliere la proiezione futura che vuole avere e si vuole dare il DISMI, che ha innanzitutto bisogno di appoggiarsi ad una solida rete di laboratori e aule per sviluppare le sue potenzialità nel campo della ricerca e della offerta formativa, ma che ha anche bisogno di fare un ulteriore salto dimensionale, coerente con le elevate competenze che sa esprimere, nell’ottica di una sempre maggiore integrazione con gli altri dipartimenti tecnico-scientifici di Unimore”.

Il Ministro Graziano Delrio, nell’intervenire alla cerimonia, ha parlato della nascita dell’Università e dell’allora facoltà a Reggio Emilia “molto sostenuta dalle istituzioni, le imprese e il territorio, nella consapevolezza che non c’è sviluppo senza conoscenza”. E ha ricordato anche la “scelta coraggiosa che fece questa terra, non di stare da sola ma di cooperare, con l’Università a rete di sedi con Modena, credendo nel lavoro comune”. Il Ministro ha elogiato il “dialogo particolarmente fecondo di Ingegneria con il territorio, un atteggiamento di apertura e ascolto” e ha sottolineato la “qualità di insegnamento di livello europeo”. Dagli ingegneri che progettarono l’Autostrada del Sole in tempi record ai giovani iscritti di oggi al Dismi il Ministro ha affermato “Il Paese ha un debito di riconoscenza verso gli ingegneri e ha bisogno di ingegneri, perché ha bisogno di progettare risposte di qualità per la contemporaneità”.