Una serata dedicata al racconto del periodo estivo vissuto insieme ai bambini sahrawi. Protagoniste saranno le famiglie di Albinea che li hanno ospitati nel luglio 2017 e che illustreranno la loro esperienza. L’appuntamento con “Racconti di accoglienza” sarà giovedì 22 febbraio, alle 20.45, al Circolo Bellarosa di via Leopoldo Nobili 11.

Oltre ai familiari interverranno Mirella Rossi, assessore alla Pace e Diritti Umani e Caterina Lusuardi, presidente dell’associazione Jaima Sahrawi.

L’obiettivo è sensibilizzare la cittadinanza su questa importantissima iniziativa in vista della prossima estate. Il progetto prevede l’accoglienza dei bimbi profughi durante 3 settimane di luglio. Il soggiorno non è una semplice vacanza, ma consente loro di vivere esperienze e opportunità importanti, altrimenti precluse dalla difficile vita nei campi dei rifugiati: una migliore alimentazione, la possibilità di sottoporsi a controlli medici, la possibilità di conoscere un diverso ambiente.

Durante la permanenza in famiglia i bambini saranno inseriti nei campi gioco estivi per favorire l’incontro e la conoscenza con coetanei locali.

A chi si rendesse disponibile a ospitare un bambino o una bambina nella propria famiglia si chiede di offrire vitto e alloggio. Chi fosse interessato può contattare Elisa Bonacini al numero 333.4866470, oppure scrivere a e.bonacini@comune.albinea.re.it.

Nel 2017 sono stati sette i piccoli provenienti dal deserto a sud ovest dell’Algeria arrivati ad Albinea nell’ambito del progetto “Jaima tenda-estate 2017”.

Il gruppo, di età compresa tra gli 8 e 10 anni, era composto quattro femmine e tre maschi. Nei 18 giorni trascorsi nel nostro comune hanno frequenteranno il campo giochi della scuola elementare insieme ai coetanei italiani, si sono dedicati ad attività ricreative e culturali. Sono inoltre stati sottoposti a viste mediche per appurare il loro stato di salute e hanno partecipato a incontri istituzionali.

Dal 2002 Albinea conferma il suo sostegno a questa popolazione, in virtù della sottoscrizione del Patto di Amicizia con Bik Lahlou. Da 16 anni l’amministrazione è impegnata a cercare ogni forma di sostegno al percorso di autonomia che i sahrawi hanno faticosamente avviato. Il progetto, di cui anche i bambini fanno parte, condiviso con molte altre realtà reggiane, si prefigge diversi obiettivi: primo fra tutti quello di offrire loro la possibilità di beneficiare di condizioni di vita più consone al loro sviluppo, allontanandoli momentaneamente da condizioni climatiche estreme, e garantendo loro controlli medici periodici.