“La Direttiva Europea del 2006 nota come “ Bolkstein “ recepita dal nostro governo nel 2010, in modo acritico, ma anche strabico, nel 2010, pur politicamente apprezzabile per il principo della libera circolazione dei beni e delle persone nonchè per la concorrenza, sta ancora facendo danni, in particolare alle piccole imprese ambulanti e a chi esercita attività su suolo pubblico.

Le concessioni in essere dovevano essere messe a gara, da parte dei Comuni, entro il 2017 , prorogata al 2018. Molti Comuni hanno diligentemente fatto le gare dando certezza e continuità alle aziende.

Ebbene un emendamento del PD allalegge di bilancio 2018 harimesso tutto in discussione con una ulteriore proroga al 2020.

Lo scandalo giuridico e costituzionale nella filosofia della proroga è di fatto l’uscita di una azienda che esercita su suolo pubblico, dai normali canali economici/finanziari impedendo la normale crescita aziendale.

In sostanza sono stati fissati dei parametri di crescita, oltre questi parametri “sei fuori e quindi devi rimanere un nano economico“ .

Con chiarezza noi diciamo che le attività esercitate su suolo pubblico, in particlare il commercio ambulante, chiosci di giornali e bibite, vanno messe fuori dalla direttiva Bolkstein, come hanno fatto altri paesi europei e come del resto ha fatto l’Italia con lapotente lobby delle attività termali.

La Federazione del PSI di Modena , impegna i parlamentari socialisti a proporre la cancellazione dei commi 1180 e 1181 della Legge di bilancio 2018”.

(Mario Cardone – Direzione Provinciale PSI Modena)