In merito alla notizia riportata oggi dai quotidiani, sul problematico trasporto all’Ospedale di Reggio Emilia di una gestante al sesto mese di gravidanza colpita da forti dolori e contrazioni, interviene il Sindaco di Castelnovo Monti e Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino, Enrico Bini:

“Fortunatamente questa mattina ho avuto notizie rassicuranti sulle condizioni della ragazza trasportata d’urgenza a Reggio con l’ambulanza: le sue condizioni non sono gravi, e nelle prossime ore farà rientro a casa sua, a Gatta. Ma quello che è accaduto è comunque grave, con l’elicottero che doveva partire da Bologna per il trasporto d’urgenza che è stato fermato a quanto pare da un’avaria. È chiaro che questa giustificazione non è sufficiente: ho inoltrato alcune richieste di chiarimenti, perchè pur sapendo che non tutti gli elicotteri a disposizione per il soccorso sono abilitati per il volo notturno, è impensabile che non sia a disposizione un mezzo “di riserva”. L’abilitazione della piazzola di Castelnovo all’atterraggio del mezzi sulle 24 ore è stata un percorso piuttosto lungo e complesso, ed era stata presentata come un elemento di sicurezza per la popolazione di tutto l’Appennino. Ma ora in una occasione concreta in cui sarebbe stato necessario il servizio, assistiamo ad una mancata risposta che è a dir poco inquietante. Soprattutto considerando il fatto che tutto l’iter che ha portato alla chiusura del Punto nascite del Sant’Anna è stato condotto sulla base di supposte esigenze di maggiore sicurezza. Personalmente, e a nome degli altri Sindaci dell’Unione che sono sempre stati critici su questa chiusura, non possiamo accettare che, alla prova dei fatti, questa sicurezza non sia garantita. A questo punto chiedo con forza che sia immediatamente ripristinato quanto meno il servizio di guardia ginecologica sulle 24 ore, sospeso a seguito della chiusura del Punto nascite, mentre come abbiamo già avuto modo di affermare in Consiglio comunale, attiveremo i canali per portare a Roma, attraverso i parlamentari eletti sul territorio ma anche nell’ambito della Federazione nazionale delle Aree interne di cui facciamo parte, la richiesta di rivedere l’accordo Stato Regioni sui parametri minimi per il mantenimento dei Punti nascite nelle zone decentrate, unica strada possibile per arrivare ad una revisione della chiusura del servizio al Sant’Anna”.