Riportare in una o più sedute congiunte delle Commissioni consiliari gli esiti della Conferenza Preliminare di Servizi sul Polo culturale Sant’Agostino-Estense e il piano di lavoro dell’advisory board, il comitato di esperti creato a supporto delle linee di indirizzo della progettazione culturale, tramite l’audizione dei suoi componenti. Ma anche gli aggiornamenti al documento degli indirizzi, lo stato dell’arte del progetto culturale a seguito degli apporti dei consulenti e dei tavoli tematici, e la presentazione delle azioni specifiche dello stesso progetto culturale nel momento in cui arriveranno a un livello di definizione sufficientemente strutturato.

Lo chiede a sindaco e Giunta il Consiglio comunale di Modena con l’approvazione, nella seduta di giovedì 19 aprile, di un ordine del giorno di Pd e Art.1 – Mdp – Per me Modena illustrato dal capogruppo Pd Fabio Poggi, che esprime soddisfazione per gli sviluppi del progetto e auspica la continuazione del percorso di condivisione (a favore maggioranza, contro M5s, FI ed Energie per l’Italia, astenuto CambiaModena). Il documento richiama infatti la conclusione della prima fase di lavori della Conferenza preliminare di servizi, lo scorso 28 marzo, che ha espresso un parere unanime favorevole alla variazione degli strumenti urbanistici del Comune di Modena, tenendo in particolare conto il parere dei Comitati tecnico-scientifici del Ministero dei Beni culturali.

Respinto invece un ordine del giorno del M5s, illustrato da Marco Bortolotti, che rinnova l’invito a sindaco e Giunta di “continuare il proficuo percorso partecipato, avviato nei mesi passati, di ascolto e accompagnamento al progetto, dandone conto alla città e raccogliendone le istanze in vista del voto del Consiglio, e a operare, per quanto di propria competenza, per favorire la stessa disponibilità e collaborazione prestata nella prima parte del ‘percorso partecipato’ da tutti i soggetti e dagli enti coinvolti nel ‘Progetto del Polo Culturale Sant’Agostino – Estense’”. Si è espresso a favore il M5s, contro Pd e Art.1 – Mdp – Per me Modena eccetto i consiglieri Domenico Campana e Marco Chincarini che si sono avvalsi del non voto. Astenuti FI, CambiaModena ed Energie per l’Italia.

La mozione in particolare invitava a concordare “prima della fine dell’iter del procedimento tecnico in corso (Conferenza dei Servizi) e conseguente chiamata per la deliberazione del Consiglio Comunale” nuove audizioni in Commissione con la direttrice della Fondazione Modena Arti Visive Diana Baldon, con Paolo Verri della Fondazione Fitzcarraldo, in affiancamento alla progettazione culturale incaricato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con il rettore o un suo referente per l’Università di Modena e Reggio Emilia, con gli altri componenti dell’advisory board, con gli eventuali consulenti o esperti esterni chiamati a supporto del progetto e con i referenti o i coordinatori dei vari tavoli tecnici di tutti gli Istituti coinvolti nella co-progettazione culturale.

 

SINDACO: “TRACCIATO PERCORSO CHIARO”

“Abbiamo dato la scossa e tracciato un chiaro percorso, abbiamo cambiato il progetto iniziale e la vision, abbiamo ascoltato e coinvolto i principali istituti culturali cittadini e messo al centro un disegno culturale di valorizzazione delle nostre eccellenze e di forte innovazione. Dobbiamo evitare di ripartire ogni volta da capo e continuare a dire che ci occupiamo solo di mattoni non è una cosa seria, può servire per fare campagna elettorale ma non ad arrivare in porto con un progetto degno di Modena e del suo futuro”.

Lo ha detto il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 19 aprile intervenendo nel dibattito relativo agli ordini del giorno sul percorso del progetto del Sant’Agostino-Estense.

“Abbiamo cambiato la procedura per rimediare alle contestazioni giuridiche con cui un pezzo largamente minoritario della città ha cercato e forse cercherò ancora di bloccare ogni investimento e cambiamento”, ha proseguito. “La regia da fuori è stata portata all’interno del Consiglio comunale e in Giunta, e le linee del progetto culturale, come la Conferenza dei Servizi, hanno seguito gli indirizzi decisi all’unanimità dal Consiglio. Ora sono in corso approfondimenti e ulteriori elaborazioni che è giusto siano portati ancora all’attenzione delle Commissioni consiliari, ma per buona parte è ormai un lavoro specialistico su cui è giusto proseguire il confronto ma senza confondere i ruoli e tentare di stravolgere l’impianto generale già definito dal Consiglio stesso. A questo proposito – ha aggiunto Muzzarelli – i rilievi sulla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena sono francamente incomprensibili: non ha la regia ma è il principale soggetto finanziatore e partecipa attivamente all’elaborazione”.

Il sindaco ha poi evidenziato che “la prima fase della Conferenza dei Servizi si è conclusa positivamente con un parere unanime sulla variante urbanistica, ciò vuol dire che il progetto culturale pensato, discusso e approvato in questo Consiglio si può fare. La Conferenza ci ha detto che possiamo andare avanti. Sono state chieste ulteriori indagini archeologiche e le faremo: potrebbero comportare qualche edificio ma niente che possa impedire la valorizzazione degli istituti e degli spazi che abbiamo proposto. Non ci sono scontri con la Soprintendenza – ha aggiunto ancora – e abbiamo fiducia che dopo gli approfondimenti la Conferenza dei Servizi darà il via libera anche agli interventi edilizi. Ora la parola torna al Consiglio e bisogna andare avanti per il bene di Modena e dei modenesi”.