«Imprese, turismo, viabilità, centro storico, fusioni siano le priorità dell’agenda della prossima Amministrazione di Serramazzoni». A dirlo è Massimo Ferrari, segretario Confcommercio per l’area montana in vista dell’appuntamento elettorale di domenica 10 giugno, che eleggerà il nuovo Sindaco.

«Come in tutto il nostro Appennino, anche a Serramazzoni il commercio soffre», chiarisce Ferrari, «è dunque prioritario mettere in campo, da un lato azioni e progetti utili a vitalizzare e qualificare gli esercizi esistenti, dall’altro progetti per promuovere l’apertura di nuove attività» .

«Allo stesso tempo», puntualizza il segretario, «appare essenziale sperimentare forme di sostegno, anche sotto forma di tagli o azzeramenti dei tributi locali, a tutte quelle imprese che insistono in aree deboli del territorio, che non ci possiamo permettere di abbandonare a pericolosi processi di desertificazione».

«Sul tema del turismo», insiste Ferrari, «bisogna che il prossimo primo cittadino chiarisca la posizione sul consorzio Valli del Cimone: in ballo c’è la possibilità di continuare ad attingere linee di finanziamento dai fondi regionali e provinciali e da destinare anche al mondo delle imprese ed è perciò indispensabile capire, ove Serramazzoni decidesse di affrancarsi da Valli del Cimone, quali strumenti alternativi possano essere messi in campo».

«In materia di risorse, così come di semplificazione burocratica», prosegue il dirigente locale di Confcommercio, «è dirimente lo scioglimento, da parte del prossimo Sindaco, di un nodo: Serramazzoni sarà protagonista o no di un processo di integrazione nella gestione amministrativa, che possa condurre ad una fusione con altri Comuni dell’appennino?». «Noi ci auguriamo che la risposta sia positiva, considerando, come diciamo da anni, che le fusioni conducono ad una gestione delle macchine pubbliche interessate maggiormente efficace, capace di generare rilevanti economie di scala, oltre che di attrarre investimenti. Con la conseguenza di produrre ricadute positive su tutto il tessuto economico e produttivo anche in termini di semplificazione burocratica, processi decisionali veloci, regolamenti armonizzati».

«Infine», conclude Ferrari, «un forte auspicio: che la nuova Amministrazione faccia valere, nelle opportune sedi provinciali e regionali, il diritto dei residenti e delle nostre imprese ad avere una viabilità di collegamento con la pianura e il resto dell’appennino almeno dignitosa sotto il profilo della manutenzione delle strade».