Con i suoi 230 dipendenti tra fissi e stagionali, più altri 15 addetti di aziende esterne, lo stabilimento di Conserve Italia a Ravarino rappresenta un importante presidio occupazionale nella bassa modenese e genera per i soli lavoratori un impatto economico di circa 6 milioni di euro. E’ anche per questo motivo che il Comune e la Pro Loco di Ravarino lo hanno scelto per l’8° edizione del premio “Castel Crescente”, un riconoscimento riservato alle aziende che si sono particolarmente distinte creando lavoro e sviluppo nel territorio.

La consegna dell’opera firmata dallo scultore Mauro Vincenzi è avvenuta domenica sera nel corso della manifestazione Giugno Ravarinese alla presenza del sindaco Maurizia Rebecchi, dell’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi e del presidente della Pro Loco di Ravarino Maurizio Cremonini. A ritirare il premio è stato il direttore dello stabilimento Antonello Chessa.

“Siamo grati all’Amministrazione comunale e alla Pro Loco di Ravarino per questo importante attestato di stima e sostegno nei nostri confronti – commenta Maurizio Gardini, presidente di Conserve Italia -. Nell’ultimo decennio lo stabilimento di Conserve Italia a Ravarino ha innovato i suoi processi e la sua stessa mission, arrivando oggi a realizzare in un anno oltre 70 milioni di pezzi di prodotti a base di pomodoro a marchio Cirio e Valfrutta, tra la linea scatole (principalmente cubetti) e la linea vetro con vasetti e bottiglie di sughi, polpe e passate. E questo grazie alla lavorazione di ben 70.000 tonnellate di pomodoro fresco”.

Inoltre, Conserve Italia ha scelto il sito produttivo di Ravarino per completare il progetto di recupero della coltivazione del cece, che qui viene lavorato grazie a un apposito e innovativo impianto. “Nel 2013 l’azienda ha acquistato una nuova linea di selezione di legumi secchi per fornire risposte alla crescente domanda di materia prima di origine italiana – continua Maurizio Gardini -, tanto che la lavorazione di ceci e legumi a Ravarino è più che triplicata nel giro di quattro anni arrivando a 4.500 tonnellate, con un’ulteriore previsione di crescita per il 2018. Grazie all’iniziativa promossa da Conserve Italia, dal 2008 ad oggi la coltivazione italiana del cece ha raggiunto 3.000 ettari di estensione, la maggior parte dei quali (2.200) in Emilia-Romagna”.