I lavori di ristrutturazione delle sale operatorie dell’Ospedale di Pavullo entrano nella fase a maggior impatto sugli altri servizi dell’ospedale. La fase demolitiva di muri e pavimenti rappresenterà per le prossime due settimane un elemento di possibile disturbo per via di rumori e vibrazioni prodotti dalle strumentazioni edili, ed è per questo motivo che la Direzione sanitaria dell’Ospedale ha deciso di prorogare l’interruzione dell’attività chirurgica.

Questo al fine di poter garantire la massima sicurezza per i pazienti sottoposti a intervento, in ragione della possibile transitoria presenza di microbi e/o particolato nell’ambiente delle sale operatorie. Il 24 settembre – previa verifica dell’assenza di agenti inquinanti – potrà riprendere l’attività chirurgica che, nel frattempo, è comunque garantita dagli altri ospedali dell’Azienda USL e dell’Azienda Ospedaliera.

Nessuna interferenza invece sul funzionamento delle apparecchiature sanitarie della radiologia collocata al piano inferiore; è garantita comunque la sicurezza e quindi la continuità delle prestazioni di radiodiagnostica, poiché un’equipe specializzata del Servizio di Fisica Sanitaria dell’Azienda USL ne ha testato proprio in questi giorni l’efficienza.

La ristrutturazione, finanziata per 1 milione e 800mila euro (1.400.000 dalla Regione Emilia-Romagna e 400.000 da fondi Ausl), terminerà con un comparto operatorio completamente rinnovato con standard di sicurezza operativa e tecnologie in grado di assicurare al meglio lo svolgimento dell’attività chirurgica. La superficie complessivamente interessata ai lavori è di 748mq; la durata prevista del cantiere è di 410 giorni (più 30 per i collaudi finali).

Si rafforza così il progetto di potenziamento delle attività operatorie effettuate a Pavullo (in regime ordinario, ambulatoriale e di Day Surgery) assicurando la degenza e osservazione di un’ampia casistica di interventi (oculistici, ortopedici, chirurgici, otorinolaringoiatrici, ecc).