Domenica 23 settembre, dalle 15 alle 18, sarà possibile visitare la casa-museo di Giorgio Morandi a Grizzana Morandi, immersa in quello che il maestro definiva “il paesaggio più bello del mondo”, e gli spazi circostanti. L’appuntamento rientra nella rassegna “Vivi il verde. Alla scoperta dei giardini dell’Emilia-Romagna”, promossa dall’IBC (Istituto per i beni Artistici culturali e naturali e naturali dell’Emilia-Romagna).

Ai partecipanti sarà illustrato il progetto che intende dare vita a un “pomario” con valenza didattico-informativa attorno all’abitazione del pittore. Il tentativo è quello di ricreare l’assetto del paesaggio disegnato così come lo vedeva il maestro negli anni sessanta, quando vi soggiornava e trovava l’ispirazione per i suoi quadri.

“Morandi è molto conosciuto per le nature morte, perché l’autore ne fece una produzione seriale per tutto l’arco della sua vita e questo porta inevitabilmente gli appassionati a porsi delle domande” spiega la storica dell’arte Anna Rita Delucca. “Il paesaggio morandiano invece, sia per l’ambiente bolognese di via Fondazza, sia per la collina di Grizzana che frequentò a lungo, rappresenta uno specchio di se stesso, uno studio intimo sull’interiorità dell’artista”

L’idea del giardino sarà resa possibile grazie al recupero dell’antica maglia poderale di due fondi agricoli di pertinenza del complesso rurale del Campiaro (circa 25 ettari), ora di proprietà interamente pubblica. Durante la visita sarà possibile “vedere” il paesaggio morandiano e le sue 70 sfumature di verde (tante ne aveva contate il maestro) con l’occhio dell’artista.

Si tratterà, commenta la sindaca Graziella Leoni, di “un intreccio tra coltura, cultura e natura, un luogo di attrazione sia didattica che turistica, dove poter mantenere un paesaggio bello, a memoria delle fatiche dell’uomo e della natura del territorio, proprio come in un quadro morandiano; un museo all’aperto del territorio.”

Il progetto vuole recuperare inoltre l’agrobiodiversità dell’Appennino Bolognese; nei paesaggi morandiani infatti si potevano vedere le coltivazioni, il lavoro dell’uomo, i frutti di tante piante e varietà che erano produzioni tipiche della zona e che oggi rischiano di scomparire.

Sui campi di cereali, erbe officinali, orticole, alternati a porzioni di bosco, si intrecceranno filari di piante da frutto costituite dalle specie e dalle varietà antiche tipiche della zona, ormai rare. Si cercherà di preservarle e farle conoscere insieme ai saperi agronomici ad esse collegati, alle tecniche di coltivazione tradizionali, alle consuetudini legate alle tradizioni colturali e alimentari attraverso percorsi didattici

La partecipazione è gratutita, per informazioni: 051 6730311, 366 1433930 biblioteca@comune.grizzanamorandi.bo.it