Alla Biblioteca Mabic si parla di manga, una delle forme artistiche più originali e caratteristiche del Giappone. L’appuntamento è sabato 22 settembre alle ore 17 con il primo appuntamento di “Hi no maru”, ciclo di incontri di approfondimento sulla cultura giapponese a cura di Floriano Terrano che punta ad analizzare alcuni dei simboli più famosi della cultura nipponica con l’ausilio di materiali visivi, video e audio.

Manga è un termine giapponese che indica i fumetti di piccolo formato caratterizzati da forti contrasti passionali tra i personaggi. In Giappone il termine indica tutti i fumetti, indipendentemente dal target, dalle tematiche e dalla nazionalità di origine. Il fumetto giapponese include opere in una grande varietà di generi. A partire dagli anni cinquanta il manga è diventato uno dei settori principali nell’industria editoriale giapponese. Il termine manga, letteralmente “immagini derisorie” fu inizialmente usato alla fine del XVIII secolo in alcune pubblicazioni; in seguito fu usato da Hokusai, famoso artista giapponese, ma il termine non entrò nell’uso comune fino al XX secolo. Rakuten Kitazawa è stato il primo disegnatore a utilizzare la parola manga.