Il 30 maggio la cerimonia di consegna presso la Farmacia AGESP Numero 3, di via Largo Giardino 7, insieme al libro e alla app per aumentare la sicurezza dei cittadini.

Giunge a compimento sul nostro territorio il grande progetto “Cuore in Comune” per la tutela della salute, la prevenzione e la sensibilizzazione dei cittadini alla cultura del primo soccorso. Grazie al progetto della Armando Curcio Comuni d’Italia, sono stati donati ben quattro defibrillatori di ultima generazione per la sicurezza dei cittadini e delle famiglie di Busto Arsizio che frequentano la Farmacia AGESP Numero 3, la Parrocchia di San Giovanni Battista, il Commissariato della Polizia di Stato e la Società Sportiva Aurora Pro Patria 1919. Questi nuovi dispositivi permetteranno al personale delle varie strutture di intervenire immediatamente in caso di arresto cardiaco, un malore che purtroppo può colpire chiunque. Ogni giorno, infatti, in Italia, sono 160 le persone che vengono colpite improvvisamente da attacco cardiaco: si tratta di persone sane di tutte le età, dagli adulti, fino ai giovani e ai bambini. In questi casi, la presenza e il buon uso di un defibrillatore aumentano del 30% le possibilità di sopravvivenza. Saper gestire e prevenire queste emergenze, quindi, diventa prioritario per le strutture nelle quali ogni giorno c’è una grande affluenza di pubblico.

Il Progetto “Cuore in Comune” ha coinvolto le aziende del territorio la cui adesione ha reso possibile questo importante traguardo che interessa praticamente tutti i cittadini di Busto Arsizio. Il lavoro, infatti, prevede anche un’importante azione di sensibilizzazione degli stessi cittadini di Busto Arsizio, tramite la pubblicazione di un libro sul primo soccorso e sull’uso degli strumenti salvavita. Il libro contiene anche una mappa dei defibrillatori già disponibili sul territorio comunale e sarà diffuso gratuitamente alle scuole e ai cittadini tramite le attività del territorio che hanno sostenuto il progetto. Una App con gli stessi contenuti da oggi può essere installata sul cellulare di tutti i cittadini e su tablet e computer.

«Al Commissariato di Polizia il defibrillatore è già stato consegnato e installato e molti agenti, chi lavora in ufficio e chi a contatto col pubblico, hanno già sostenuto il corso di abilitazione all’utilizzo dello stesso – ha spiegato il dottor Franco Novati del commissariato di Polizia di Busto Arsizio – Abbiamo inserito il nuovo defibrillatore nella sala di attesa, un luogo di facile accesso per soccorrere chiunque. La nostra sede è mediamente frequentata da un centinaio di persone ogni giorno, delle più svariate età: moltissimi per sporgere denuncia, altri, anche molto giovani, per fare il passaporto, mentre altri ancora si recano all’ufficio immigrazioni per chiedere il permesso di soggiorno. Avere a disposizione un defibrillatore salvavita è quindi per noi molto importante; d’altro canto siamo un’istituzione finalizzata a garantire la sicurezza delle persone e con un mezzo del genere possiamo intervenire subito garantendo anche la sicurezza fisica, magari salvando vite in caso di necessità».

Oltre alla sala di attesa del Commissariato di Polizia, sono stati posizionati defibrillatori salvavita di ultima generazione presso l’entrata Farmacia AGESP 3, all’interno della struttura Bar dell’Oratorio San Luigi e presso lo Stadio Comunale Carlo Speroni sotto la tribuna distinti, quindi accessibilissimo dai campi e dagli spalti.

Si tiene il giorno 30 Maggio 2018, presso la farmacia AGESP 3, in via Largo Giardino 7, alla presenza delle autorità comunali, dei rappresentanti dei singoli enti beneficiari, di molti sponsor e di tanti cittadini, la cerimonia pubblica con taglio del nastro. In quella sede si consegna anche un attestato di ringraziamento a tutti coloro che hanno sostenuto l’iniziativa.

«Il Dae è posizionato nella Farmacia AGESP numero 3, che si trova in Largo Giardino 7 a Busto Arsizio – recita il comunicato stampa dell’ AGESP – una zona ad alta frequentazione che si trova vicina al tribunale. In farmacia, ogni giorno, entrano circa 190-200 persone, di qualunque età e si tratta soprattutto di gente che frequenta lo stesso palazzo di giustizia, oltre a cittadini residenti nella zona; inoltre si trova lungo un viale cittadino di ampio passaggio pertanto l’ubicazione del defibrillatore in questo luogo risulta particolarmente strategica poiché chiunque ha la possibilità di intervenire in caso di necessità. Questo progetto per noi è molto importante, anche in relazione al ruolo sociale ricoperto da AGESP: noi siamo infatti una ex municipalizzata, una presenza fortemente radicata sul territorio comunale e proprio per questo nostro ruolo siamo orgogliosi di aderire a questo progetto. A tal proposito gli amministratori e il direttore generale del gruppo AGESP ringraziano i 92 sponsor che hanno sposato tale idea, perché senza il loro contributo tutto questo non sarebbe stato possibile. Incrementare il livello di sicurezza in città permette anche un’importante azione di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza».

L’altro ente destinatario del defibrillatore è la Parrocchia di San Giovanni
Battista di Busto Arsizio, via Don Minzoni 1, dove il responsabile dell’oratorio è don Giovanni Patella. «L’oratorio è nato nel 1980 e oggi è frequentato mediamente da circa 500 persone a settimana, più 600 ragazzi nelle quattro settimane dell’oratorio estivo – spiega il sacerdote – Nella struttura sono presenti un campo da calcetto, utilizzato per tornei di calcio a cinque e una palestra, per la ginnastica dolce e corsi di danza. L’oratorio e aperto ogni giorno fino alle 19 e a volte, in occasione dei tornei, anche fino alle 23, quindi la presenza di un defibrillatore può davvero risultare importante per salvare vite umane».

Ultima ad intervenire per spiegare l’importanza del progetto è Patrizia Testa, presidente dell’Aurora Pro Patria – “Il Dea sarà verrà collocato sotto le tribune dello stadio Comunale in modo che sia accessibile in caso di necessità. In occasione delle partite la struttura può contenere anche alcune migliaia di persone, mentre durante gli allenamenti circolano circa 100 bambini, dai 2011 fino ai grandi della prima squadra. Avere un defibrillatore è una cosa stupenda, necessaria in qualunque ambito nel quale magari non si pensa mai che possa accadere qualcosa, ma se si ci si fa trovare preparati si possono davvero salvare vite umane».

In questo modo si porta a compimento a Busto Arsizio un percorso di formazione che, assieme agli strumenti già disponibili sul territorio, alimenta la cultura del primo soccorso e attiva la catena salvavita, aumentando il grado di sicurezza dei cittadini.