È di oggi la sentenza di primo grado del Tribunale di Modena che assolve – con formula piena e “perché il fatto non sussiste” – i 2 operatori portati in giudizio in merito al decesso di un neonato, in sala parto dell’Ospedale di Sassuolo il 17 giugno 2016, a seguito di un grave distacco di placenta. Per i due operatori dell’Ospedale coinvolti nel processo, era stato ipotizzato il reato di omicidio colposo e lesioni.

“Un sentenza importante che, se non cancella il rammarico per la tragica scomparsa – dichiara l’Ospedale in una nota – riabilita però l’operato del punto nascita di Sassuolo. Secondo l’autorità giudiziaria, infatti, non ci fu nessuna colpa medica”.

“Dopo tante parole spese su questo caso, anche a livello nazionale – aggiunge il Direttore Generale dell’Ospedale di Sassuolo Spa, Bruno Zanaroli – oggi è stata scritta una parola precisa, che racconta una verità ben diversa da quella emersa nei mesi scorsi. Abbiamo sempre sostenuto, con trasparenza e nel sincero rispetto per il dolore dei familiari, che da parte nostra è stato fatto tutto il possibile per salvare la vita del piccolo. Nonostante l’immagine distorta dei fatti non abbiamo mai perso la fiducia nel fatto che le indagini avrebbero fatto emergere la verità”.