Costruire insieme un alfabeto delle parole di pace. È il compito che si sono dati gli studenti provenienti da cinque paesi europei, Francia, Bulgaria, Grecia, Cipro e Germania, ospiti in questi giorni con i loro insegnanti della scuola media Marconi nell’ambito del progetto europeo Erasmus “Let’s cultivate peace through universal brotherhood”.

La delegazione, che ha partecipato alla Marcia della pace Perugia-Assisi, è stata accolta questa mattina, lunedì 7 ottobre, in Galleria Europa, da Andrea Bosi, assessore alla Promozione della cultura della legalità ed Europa e cooperazione internazionale, anch’egli reduce dalla partecipazione alla marcia in rappresentanza del Comune di Modena. L’assessore ha condiviso con i ragazzi l’esperienza vissuta e ha approfondito i temi portanti del progetto incentrato sui temi della pace e della fratellanza che, iniziato a settembre 2017, si concluderà alla fine di questo anno scolastico.

Al progetto di scambio e mobilità, che coinvolge il Centro Europe Direct di Modena con funzioni di consulenza e assistenza, partecipano un gruppo interclasse di studenti e insegnanti della scuola media Marconi e gruppi di studenti e docenti di scuole di Marsiglia, Kalamata, Friburgo, Pafos e Silistra. Obiettivi sono offrire agli alunni una prospettiva europea nell’ambito della cultura di pace, creare una rete di scuole di pace a livello europeo (le Marconi fanno già parte della rete di scuole di pace italiane), sviluppare una cittadinanza attiva della comunità di docenti e alunni, oltre, naturalmente, a migliorare la competenza nell’uso di una lingua straniera e a offrire la possibilità di allargare conoscenze ed esperienze. I ragazzi sono già stati lo scorso maggio in Grecia, a Kalamata, dove hanno lavorato sul tema della democrazia dalle origini ai giorni nostri. A Modena svilupperanno, appunto, il tema della pace anche attraverso la storia di alcuni personaggi che hanno dedicato la loro vita alla costruzione della pace e ai movimenti non violenti. Nei prossimi mesi i ragazzi lavoreranno sul tema della memoria, riflettendo sugli orrori del passato e del presente. L’ultima parte, collegata a un viaggio a Friburgo, sarà dedicata alla costruzione della cittadinanza attiva e porterà i ragazzi fino a Strasburgo dove leggeranno a rappresentanti del Parlamento europeo la Carta per la fratellanza universale che loro stessi avranno scritto.