Il Consiglio ha dato il via liberà all’accordo di programma tra i Comuni di Modena e Carpi e l’Istituto superiore di Studi musicali Vecchi Tonelli finalizzato al mantenimento del finanziamento necessario per il funzionamento dell’Istituto nel triennio 2018-2020 in attesa che si completi il graduale processo di statizzazione. Nella seduta di giovedì 25 ottobre è infatti stata approvata con il voto unanime la delibera illustrata dall’assessore a Istruzione e Cultura Gianpietro Cavazza.

I due Comuni si impegnano quindi a garantire il permanere di una situazione di assenza di situazioni debitorie o criticità finanziarie, a confermare la concessione in uso gratuito dei beni mobili ed immobili della sede di Modena e di ulteriori spazi che si rendessero necessari per lo sviluppo delle attività di alta formazione artistica musicale, ad assicurare il pagamento delle utenze delle sedi e di altri spazi di Modena eventualmente concessi in comodato e la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici.

Sul tema è intervenuto il consigliere Adolfo Morandi di FI che ha evidenziato come si stia procedendo in un percorso “assolutamente positivo” già definito in passato. “Diventando statale l’istituto, già eccellenza della città, arriverà ad assumere una rilevanza ancora maggiore. Si tratta di un percorso – ha aggiunto – che va il più possibile accelerato, anche per alleggerire il Comune di Modena dei costi che sostiene per questo liceo musicale”.

Anche Chiara Susanna Pacchioni del Pd ha parlato di provvedimento “necessario e rilevante approvato con emendamento di bilancio alla legge 2018, a firma Pd, presentato dall’allora parlamentare Manuela Ghizzoni”. La consigliera ha osservato che “si tratta di un sostegno finanziario a istituti che finora hanno gravato sugli enti locali, onere non sostenibile a lungo” e che “in assenza di tale provvedimento erano prevedibili conseguenze negative, mentre è rilevante salvaguardare il ruolo di eccellenza del Vecchi Tonelli”.

Luigia Santoro della Lega Nord si è detta “favorevole alla delibera”. La consigliera ha evidenziato che “i costi per mantenere tale livello di eccellenza sono alti e non potevano essere sostenuti a livello locale. Si tratta di una opportunità per Modena e per gli studenti – ha aggiunto – ben venga quindi l’intervento statale. Penso che questo passaggio determinerà un aumento di fondi e potrà crescere e dare ancora più agio ai talenti dei giovani ed essere sempre più eccellenza della città”.

In chiusura, l’assessore Cavazza ha ricordato “il lavoro che l’Istituto sta svolgendo nelle scuole modenesi, in particolare dell’infanzia” e “il ruolo nella promozione della cultura della nostra città, in questo caso musicale; così come nell’ambito del progetto Modena città del bel canto. Chi lavora lì dentro – ha aggiunto infine l’assessore – riconosce a sua volta il ruolo importantissimo che le istituzioni hanno nel campo della promozione della cultura a Modena”.