Ciak, si girano in Emilia-Romagna 20 nuovi progetti audiovisivi tra documentari, lungometraggi, corti e fiction. Le opere, selezionate nella seconda sessione di valutazione dei bandi per il sostegno alla produzione, saranno realizzate grazie al contributo della Regione di un milione e 142 mila euro, stanziati attraverso l’apposito Fondo per l’audiovisivo regionale.

La Regione, nel 2018, ha messo in campo quasi 5 milioni per il settore cinema, più della metà rivolto a chi abbia scelto l’Emilia-Romagna come location o come luogo per costruire un progetto cinematografico e audiovisivo.

I 20 progetti che hanno ricevuto il contributo regionale, si aggiungono ai 21 già finanziati nella prima parte del bando, portando così a 41 le produzioni sostenute nel 2018 dal Fondo per l’audiovisivo. I bandi, gestiti dalla Emilia-Romagna Film Commission, riguardano tre tipologie di progetti, per produzione e sviluppo, e sono destinati a imprese locali, nazionali ed estere.

“Siamo al primo anno del nuovo triennio 2018/2020– afferma l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti – e stiamo verificando sul campo gli effetti positivi del nuovo Programma triennale approvato dall’Assemblea legislativa, che ha introdotto innovazioni nelle relazioni con il settore e aumentato risorse a disposizione. L’obiettivo è quello di stimolare sempre di più imprese e creatività in un territorio in cui la tradizione cinematografica può tornare a ricoprire un ruolo di primo piano a livello nazionale e internazionale. La qualità dei progetti ricevuti e un nuovo protagonismo della nostra Film Commission ci incoraggiano a proseguire nei prossimi anni per rafforzare il sistema produttivo e scommettere su qualità delle opere e relazioni con i professionisti”.

Dei nuovi 20 progetti finanziati, 12 sono realizatzi da imprese con sede in Emilia-Romagna: di queste 6 sono di Bologna  a cui se ne aggiunge una di Casalecchio di Reno (Bo), mentre le altre hanno sede a Reggio Emilia, Cesena (Fc), Parma, Piacenza e Modena. Per quanto riguarda la tipologia delle opere, 6 sono documentari, 5 cortometraggi e un lungometraggio.

Gli altri 8 progetti (3 documentari e 5 lungometraggi) finanziati dalla Regione riguardano produzioni italiane europee ed extraeuropee, con l’obiettivo di attirare realtà audiovisive, cinematografiche e televisive la cui presenza in Emilia-Romagna possa generare ricadute culturali, turistiche ed economiche sul territorio regionale.

I progetti in sintesi
Tra i 9 documentari, Valentin, son of Europe, prodotto da Fuoricampo (Roma), dove Antonio Martino racconta la storia di un giovane ragazzo di strada rumeno che, dopo aver affrontato una vita di stenti, grazie a due famiglie belghe può cambiare vita.
Anna de Manincor e Zimmerfrei, con la casa di produzione Bo Film, presentano Yakub e Tea e Filmon, un ritratto inedito del capoluogo emiliano attraverso la visione di giovani che hanno partecipato al progetto europeo “Atlas of transitions”, in partenariato con Ert-Emilia Romagna Teatro Fondazione. Nel 2015, 1000 musicisti provenienti da tutta Italia si ritrovarono a Cesena per suonare “Learn to Fly” con l’obiettivo di convincere il gruppo musicale statunitense dei Foo Fighters a tenere un concerto nella città romagnola. Anita Rivaroli propone questa esperienza in We are the thousand, con la produzione di Indyca (Torino) e la collaborazione della Film Commission Torino Piemonte.
Lisa Bosi e Francesca Zerbetto firmano invece la regia di Disco Ruin, viaggio visionario nel mondo delle discoteche e gli spazi che, per oltre 40 anni, hanno fatto storia, cultura e tendenze. La produzione è a cura di Sonne Film (Bologna).

Tra i 6 lungometraggi c’è Mio fratello rincorre i dinosauri, tratto dall’omonimo romanzo di Giacomo Mazzariol, che tratta del rapporto con un fratello minore nato con la sindrome di Down. La regia di questa produzione Paco Cinematografica è stata affidata a Stefano Cipani, al suo debutto alla regia e la sceneggiatura al pluripremiato autore bolognese Fabio Bonifacci. Nel cast anche Alessandro Gassman. Ci sarà il volto di Vittoria Puccini ne La voce del circo di Pierpaolo Paganelli. Vicenda di riscatto e di crescita di una ragazzina orfana e sordomuta che, fuggita dalla terribile vita nell’istituto, troverà in una famiglia circense nuove motivazioni e l’affetto a lei sempre negato. Il film, prodotto da Enjoy Movies sarà girato in provincia di Bologna e di Modena. Parla del mondo del calcio 999, di Federico Rizzo per Oblivion production. Protagonista il sedicenne Lorenzo, calciatore bolognese e promessa di una prestigiosa squadra: accanto alla sua esperienza quella di nomi noti e di campioni mancati.

Tra i 5 cortometraggi c’è anche quello di Gianni Amelio con il Passatempo dove in pochi minuti per racconta la vicenda di un professore e uno straniero, entrambi giocatori.
Nel 1966 Camillo Bazzoni diresse Francesco Barilli ne L’Urlo: cinquant’anni dopo Barilli ne propone il remake prodotto da Avila entertainment.
Cristina Valentini, dirige il corto animato di Azabache Films Il cavaliere Blu, storia di un colore, racconto epico tra presente e passato, alla ricerca delle origini del colore blu.