Dal prossimo 7 gennaio il trasporto pubblico cittadino sarà oggetto di importanti modifiche in tutte le tre linee. “Si tratta di modifiche – sottolinea l’Assessore Pasquale Del Neso – che abbiamo messo in piedi al termine di numerosi incontri con l’Agenzia per la Mobilità, per rispondere alle numerose richieste arrivateci da cittadini e da studenti, che istituiscono alcune nuove fermate ma anche modificando alcuni percorsi in tratti stradali non idonei, per dimensione e traffico, al passaggio degli autobus”.

Le modifiche maggiori saranno effettuate sulla Linea C a cui è stata aggiunta una fermata presso il Polo Scolastico per facilitare l’ingresso a scuola degli studenti al mattino. Sulla linea sono state istituite due nuove fermate, entrambe in via Regina Pacis, dove sono stati realizzati marciapiedi rialzati per favorire l’attesa dell’autobus in sicurezza. Per consentire tutto questo, la linea C sebbene di pochi minuti modificherò gli orari di fermata: si invitano tutti gli utenti a controllare le modiche di orario nelle apposite bacheche.

La Linea A modifica parzialmente il suo percorso nella zona di Rometta dove, invece che attraverso via Cimarosa (troppo stretta anche a causa delle auto parcheggiate in entrambi i sensi) l’autobus transiterà lungo via Giordano invertendo il verso di percorrenza. Nella nuova fermata di via Giordano è stata realizzata una nuova pensilina ed un nuovo marciapiedi.

La Linea B vedrà, invece, aggiungersi due nuove fermate entrambe nel quartiere Braida: in via Adige ed in via Po.

“Il trasporto pubblico – sottolinea l’Assessore Pasquale Del Neso – può e deve essere un punto di riferimento per la mobilità interna ed è per questo che abbiamo deciso di investirvi aumentando le fermate e rendendo più semplici e funzionali le corse. Puntare sull’autobus è un investimento destinato a dare frutti importanti in futuro e che già oggi sta dando diverse soddisfazioni se è vero, come confermato, che l’incremento di abbonamenti per quelle che vengono definite “categorie disagiate” come over 65 o nuclei familiari con valore Isee più basso, ad Ottobre di quest’anno erano già incrementati del 30% rispetto all’anno precedente”.