Ai carabinieri di Albinea che l’hanno fermato all’esterno di una discoteca del comprensorio ceramico reggiano, dove aveva trascorso la serata, ha riferito che il personale di sicurezza dello locale gli aveva trattenuto lo zaino che lui insisteva per riavere. Tale comportamento ha insospettito i militari operanti che da un’ispezione all’interno dello zaino hanno rinvenuto due coltelli della lunghezza di oltre 20 cm. Tale circostanza ha indotto gli operanti ad approfondire gli accertamenti sul conto del giovane culminati con una ispezione personale a seguito della quale veniva ulteriormente rinvenuto, nelle tasche del giubbotto, uno spray urticante al peperoncino.

Il giovane veniva condotto in caserma dove alla luce di quanto accertato veniva denunciato alla Procura reggiana con l’accusa di porto abusivo di oggetti atti da offendere. L’origine dei fatti l’altra notte poco dopo le 3.30 quando i carabinieri della stazione di Albinea intervenivano nei pressi di una discoteca del comprensorio ceramico reggiano dove un giovane aveva segnalato di essere stato aggredito da alcuni giovane successivamente allontanatisi.

Il richiedente, identificato in un 20enne modenese, oltre a raccontare quanto accadutogli, riferiva agli operanti voler tornare in possesso dello zaino rimasto dentro la discoteca che era stato trattenuto dagli addetti alla sicurezza in quanto contenente birre ed altri oggetti. Una volta entrati in possesso dello zaino del ragazzo i militari accertavano che oltre alle bevande all’interno si trovavano due coltelli da cucina della lunghezza di circa 20 cm. l’uno di cui una decina di lama, Tale circostanza induceva i militari di Albinea ad approfondire gli accertamenti culminati con un’ispezione personale del ragazzo in conseguenza del quale i carabinieri rinvenivano uno spray irritante al peperoncino che il giovane custodiva all’interno della tasca del giubbotto che indossava anche all’interno della discoteca.  Alla luce di quanto emerso dagli accertamenti il giovane veniva condotto in caserma dove i carabinieri procedevano a sequestrargli quanto illecitamente posseduto, denunciandolo alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Reggio Emilia con l’accusa di porto abusivo di oggetti atti da offendere.