L’innovazione a servizio dell’inclusione scolastica e dell’alfabetizzazione. Ne è convinto l’assessorato alla Scuola del Comune di Modena che sostiene un progetto basato su supporti informatici e nuove competenze delle insegnanti per sviluppare metodologie didattiche in grado di favorire l’apprendimento e l’integrazione nelle scuole d’infanzia della città. Il progetto “Innovare nelle scuole d’infanzia a Modena” elaborato dal Centro educativo comunale Memo, è sponsorizzato dal Banco Bpm e proprio nei giorni scorsi il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha incontrato il direttore Stefano Bolis, responsabile Direzione Emilia Adriatica di Banco Bpm, per sottolineare l’importanza dell’accordo.

L’iniziativa intende diffondere metodi innovativi di “didattica visiva” condivisi all’interno del progetto europeo Vital a cui ha partecipato la Fondazione Cresci@mo con le sue dieci scuole. Per un paio d’anni le scuole d’infanzia della Fondazione, attraverso la formazione e il confronto tra insegnanti di quattro paesi europei, hanno sviluppato modalità innovative di utilizzo dell’alfabetizzazione visiva nell’insegnamento rivolto ai bimbi nei primi anni di vita e nella primaria, rafforzando le capacità dei bambini e aumentandone la partecipazione.
Le insegnanti hanno anche incrementato le competenze per l’utilizzo di queste tecniche, sviluppato materiali formativi e buone pratiche che ora possono essere diffuse nelle altre scuole del territorio modenese, formando gli insegnanti e dotando le scuole del materiale necessario. Il progetto intende infatti supportare le scuole d’infanzia comunali e statali nell’apprendimento di strategie e metodologie didattiche che assicurino a tutti i bambini la possibilità di esprimere se stessi superando le difficoltà linguistiche e comunicative.
In questa fase saranno coinvolte 12 scuole dell’infanzia comunali per complessivi 80 insegnanti e 900 bambini dai 3 ai 6 anni di età e la scuola d’infanzia statale Boccherini con i suoi 10 insegnanti e 125 bambini.

Nelle scuole saranno attivati laboratori formativi sulla didattica visiva rivolti agli insegnanti e condotti dalle insegnanti delle materne della Fondazione Cresci@mo che hanno partecipato al progetto europeo.
Il principale strumento di lavoro saranno i tablet (almeno due per ogni scuola) che permettono di realizzare velocemente script, sequenze di immagini, cortometraggi e di rendere disponibili ai bambini la sperimentazione delle tecniche apprese.
Al Memo è anche già arrivato Flip, lo schermo interattivo che sarà utilizzato per gli incontri formativi condotti dal coordinamento pedagogico nella sede di viale Barozzi; si tratta di una sorta di lavagna multimediale di ultima generazione che permette anche la scrittura e cancellazione a mano e può essere connessa con altri devices per condividere appunti, powerpoint e video.
E visto che talvolta tecnologia e competenze non bastano ancora, per rendere la scuola pronta a fare esperienze didattiche innovative occorre anche dotarla di arredi che consentano di utilizzare in modo flessibile e funzionale gli spazi. Alla scuola d’infanzia statale Boccherini sono destinate 80 brandine leggere e impilabili, come richiesto dal personale docente per rendere gli spazi velocemente disponibili anche per attività di movimento, teatro o drammatizzazione.
L’acquisto delle brandine, dei 25 talblet e dello schermo interattivo per complessivi 20mila euro circa è stato finanziato dal Banco Bpm nell’ambito del “Progetto Scuole” che lo vede impegnato in diversi comuni della provincia di Modena e più in generale di Italia, in iniziative a sostegno delle scuole pubbliche e al fianco delle istituzioni locali.