“Veramente strano l’avvento sulla scena della politica promozionale della neonata creatura chiamata “Pro Loco“, nata nel febbraio 2017.

Storia:
Fin dal luglio 1998 era operativa una associazione denominata “Area Aree: tra Secchia e Panaro” ed avente per scopo “progettare e realizzare iniziative, promozione e sviluppo del territorio”.
Nel novembre 2007, l’Amministratore Delegato richiese alla Regione Emilia Romagna il riconoscimento della “personalità giuridica” e la conseguente iscrizione nel registro regionale.
La Regione con atto del febbraio 2008 riconosce l’Associazione e rileva che non ha finalità di lucro e che opera in materia di promozione turistica.
Nello stesso periodo, dicembre 2008, la società SGP, partecipata dal Comune di Sassuolo, modifica lo Statuto e, tra l’altro, nell’oggetto sociale inserisce: ideare, sviluppare e gestire eventi e manifestazioni promozionali del territorio comunale e delle sue eccellenze.
All’epoca dei fatti – dichiara Mario Cardone, Socialisti e Municipalisti Sassuolo – ci sembrò un doppione dell’Associazione Area Aree ed i primi sintomi della strana ed elusiva gestione di SGP si cominciarono a manifestare.
Nel marzo 2008, con scrittura privata, SGP  compra il ramo di azienda di Area Aree chiamato eventi e paga un prezzo di “avviamento” di 25.000 euro, mantiene il contratto a progetto con l’Amministrare Delegato.
Negli anni SGP ha sempre dichiarato tra i ricavi il ramo “eventi” e se andiamo a vedere il “concordato in continuità“ il ramo di azienda “eventi“ è parte importante per il rilancio.

Allora chiediamo, visto come strano andando le cose, se SGP ha ancora la titolarità degli “eventi“, se ha ricavato un prezzo di avviamento nel caso di cessione alla Pro Loco, se è stata approvata dagli organi competenti.
Comunque pagare un prezzo di avviamento, nel 2008, ad una associazione senza scopo di lucro mi sembrò, all’epoca, un tantino azzardato, ma con pazienza tutti i nodi vengono al pettine anche se purtroppo a pagare sono i cittadini”, conclude Cardone.