Trenta milioni di euro previsti nel Bilancio 2019 per l’Educazione 0-99 anni (pari a circa il 20% del Bilancio comunale), di cui 20 milioni di euro quale trasferimento del Comune di Reggio Emilia all’Istituzione Nido e Scuole dell’infanzia nel corso di quest’anno.

Introduzione di nuove misure per rendere strutturale la diminuzione delle rette dei Nidi, analogamente a quanto fatto, con una prima iniziativa in questo senso, nel settembre 2018, con la riduzione di 400 euro l’anno per le famiglie con reddito tra gli 8.000 e i 30.000 euro (circa 1.000 famiglie beneficiarie). Progetti per avvicinare famiglie in condizioni di povertà educativa, proposte di nidi/scuole bilingue, conferma dell’offerta di nidi e scuole d’infanzia (nessuna chiusura) e rafforzamento del sistema pubblico integrato.

Sono i capisaldi del Bilancio di previsione 2019 dell’istituzione Nidi e Scuole dell’infanzia del Comune di Reggio Emilia, presentato oggi dall’assessore a Educazione e Conoscenza Raffaella Curioni al Consiglio comunale, che lo ha approvato con 18 voti favorevoli (Pd, Art.1 – Mdp), 3 voti contrari (Gruppo Misto, FI, Alleanza civica per Reggio Emilia) e 3 astenuti (M5S, SI).

EDUCAZIONE E CITTÀ

“Con queste scelte, che esprimono indirizzi politici evidenti – ha detto l’assessore Curioni – si concretizza l’investimento sull’educazione fin dalla nascita, individuando nei bambini e nei luoghi educativi la leva per creare il futuro e proponendo i nidi e le scuole infanzia come laboratori di innovazione civile e culturale della città. Un investimento ed un patrimonio di saperi che si genera nell’Istituzione Nidi e Scuole dell’infanzia per la fascia 0-6 anni e si sviluppa in continuità di pensiero, approccio e realizzazione nel servizio di Officina educativa per le fasce d’età successive.

“L’obiettivo che ci diamo con questo Previsionale è sostenere e ampliare le opportunità di frequenza nei servizi educativi raggiungendo il 100% della scolarizzazione.

“Comunità educante è stata chiamata la nostra città da Howard Gardner. E’ una definizione molto concreta, che si traduce ad esempio nel fatto che, nonostante il trend in diminuzione delle nascite, si registri un aumento in valori assoluti delle domande di iscrizione sia ai nidi sia alle scuole dell’infanzia. Questo significa educazione sempre più nella comunità e significa servizi che funzionano.

“Ogni nido, ogni scuola – ha sottolineato Curioni – trae forza dall’essere parte di un sistema:

  • il sistema comunale a gestione diretta e indiretta che condivide il riferimento allo stesso progetto educativo;
  • il sistema pubblico integrato che consente la convivenza delle differenze nel dialogo;
  • il sistema Fondazione Reggio Children Centro internazionale Loris Malaguzzi che sviluppa la dimensione delle relazioni con il mondo e della ricerca.

“I nidi e le scuole d’infanzia collocano la loro progettualità nell’ambito degli orientamenti dell’Amministrazione comunale, che mette al centro le persone e i loro diritti sociali e di cittadinanza: tra questi l’educazione si pone da sempre come diritto primario, ma anche come presidio di ascolto e coesione sociale.

“Il progetto educativo di Reggio Emilia – ha spiegato l’assessore – si configura infatti quale elemento di accoglienza, inclusione, convivenza civile, confronto dialettico e critico, valorizzazione delle differenze, partecipazione. Tratti che – insieme a molte scelte innovative sul piano pedagogico, organizzativo, gestionale e culturale, realizzate in 60 anni di storia – hanno costruito il Reggio Emilia Approach, un pensiero e un ‘modo di fare’ che nel tempo ha contaminato virtuosamente le persone e le relazioni fra loro, la città e i suoi progetti, il modo di pensarli e di realizzarli insieme”.

SCOLARIZZAZIONE

Nonostante il trend in diminuzione delle nascite, i dati del 2018 confermano a Reggio Emilia un aumento della scolarizzazione dei nidi che raggiunge nell’anno scolastico 2018-19, attraverso più di 80 servizi educativi, il 48,50% dei bambini nella fascia 0-2 anni e il 90,80% della fascia 3-6 anni.

Numeri in crescita, se si considera che nel 2014 la scolarizzazione dei nidi era del 39%, quella delle scuole comunali d’infanzia l’87%.

EDUCAZIONE ATTRATTIVA E INCLUSIVA

“Confermiamo la volontà di ottimizzare la rete dei servizi educativi – sottolinea Curioni – migliorando ulteriormente la capacità di dare risposta alla domanda di posti nei nidi e nelle scuole, anche migliorando le procedure di assegnazione, sostenendo ed ampliando le opportunità di frequenza nei servizi educativi, e rafforzando le occasioni di partecipazione delle famiglie. L’obiettivo che ci diamo con questo Previsionale è far incontrare domanda e offerta, ma anche di ridisegnare la rete dei servizi educativi rispetto alle esigenze delle persone e in particolare di alcuni quartieri.

“Saranno proposte sperimentazioni in alcune strutture del forese: tra queste ii progetto per il nido-scuola Prampolini a Pratofontana che vedrà la sperimentazione di un nido-scuola bilingue in collaborazione con Reggio Children e la cooperativa Ambra (sulla scorta della loro esperienza al Nido-Scuola Totem).

“Verranno inoltre adottate proposte specifiche per avvicinare famiglie che si trovano in condizione di povertà educativa alle scuole dell’infanzia, tra cui il progetto ‘Modificare il Futuro’, presentato sul bando della Fondazione con i Bambini e coordinato dalla cooperativa Ambra, già avviato nel quartiere di Santa Croce. L’obiettivo è integrare e rendere più efficaci le politiche di inclusione e promozione della partecipazione nelle fasce di popolazione maggiormente a rischio di emarginazione per condizioni di immigrazione, povertà economica e disagio sociale.

“Nel 2019 diventerà strutturale una misura di diminuzione delle rette dei nidi, già avviata da settembre 2018: nel corso del 2019 contiamo di espandere ulteriormente questa misura”.

SETTE AZIONI STRATEGICHE PER CONSOLIDARE IL SISTEMA EDUCATIVO

Le strategie indicate nel Bilancio di previsione 2019 dell’Istituzione si possono riassumere in sette punti:

  1. Continuare ad ottimizzare la capacità di risposta alla domanda di nido e di scuola d’infanzia con flessibilità di orario, estensione dell’età di accesso, sperimentazione di nuove organizzazioni per il servizio estivo. Si vuole così incrementare l’accesso ai servizi, favorire la continuità di frequenza e far conoscere i servizi educativi alle famiglie non frequentanti.
  2. Monitorare i costi. Da tempo viene svolto un attento monitoraggio e contenimento dei costi, escludendo però ‘tagli’ a discapito della qualità e della dimensione dell’offerta educativa.
  3. Implementare l’uso delle tecnologie digitali per interagire con le famiglie in particolare, proseguendo il percorso avviato lo scorso anno, rafforzeremo modalità di relazione con le famiglie tese a favorire un maggior numero dei servizi e di sistemi di comunicazione social e online.
  4. Mantenere la qualità degli ambienti scolastici e il miglioramento sismico degli edifici continuando a intervenire sul patrimonio immobiliare con manutenzioni ordinarie e straordinarie, di ristrutturazione edilizia, di miglioramento ambientale e di riqualificazione degli spazi e degli arredi.
  5. Mantenere gli attuali livelli di formazione del personale.
  6. Favorire la continuità tra la scuola d’infanzia e la scuola primaria un impegno comune di Istituzione ed Officina educativa.
  7. Continuare la collaborazione con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, anche con nuove attività di collaborazione, ricerca e formazione congiunta a partire dal Dipartimento di Educazione e Scienze umane.

PRINCIPALI DATI DI BILANCIO

Il Bilancio 2019 dell’istituzione Nidi e Scuole dell’infanzia prevede circa 28.426.000 euro di entrate complessive.

Voci principali di entrata sono:

  • 20.000.000 di euro quale trasferimento dal Comune di Reggio Emilia;
  • 5.278.000 di euro da rette;
  • 2.220.000 di euro di trasferimenti e contributi da altri enti: 1.500.000 dallo Stato; 468.000 euro dalla Regione Emilia-Romagna per il coordinamento pedagogico e la formazione;
  • 14.000 euro dalla Provincia; 240.000 euro dalla Fondazione Manodori finalizzati all’apprendimento in ‘ambienti digitali’ quale contrasto alla povertà educativa.

Sostanzialmente invariate rispetto all’anno precedente, le spese correnti sono previste in 28.395.307 euro, di cui:

  • 15.828.344 euro per il personale;
  • 9.905.300 euro per beni e servizi.

“In tema di spesa – ha osservato l’assessore Curioni – svolgiamo un monitoraggio dei consumi e un’azione di contenimento dei costi. In questa voce rientrano anche le spese per l’acquisizione di servizi, in particolare il contratto di Global service per la gestione integrata del patrimonio immobiliare e dei servizi di supporto al loro funzionamento e le spese per i servizi educativi convenzionati già stimati in base alle specifiche convenzioni ed al piano di riconfigurazione dei servizi. Rientrano inoltre nella voce di spesa servizi di lavanderia e di assicurazioni.

“Particolare attenzione, come sempre, sarà data alla qualità degli ambienti scolastici per mantenerne alto lo standard di qualità, con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e di miglioramento sismico degli edifici, di miglioramento ambientale e di riqualificazione degli spazi e degli arredi”.

INVESTIMENTI

Sono previsti investimenti in totale per 1.270.000 euro. Per le opere di manutenzione straordinaria, nuovi arredi interni ed esterni, installazione di marcatempo: 350.000 euro iscritti direttamente a Bilancio dell’Istituzione.

Nel Piano triennale dei lavori pubblici del Comune, sono previsti investimenti per ulteriori 920.000 euro, di cui 350.000 euro per l’adeguamento sismico e antincendio del nido Panda e 220.000 euro per la ristrutturazione e il miglioramento sismico scuola infanzia statale Marmirolo.

“Questo quadro strategico ed economico – ha sottolineato l’assessore Curioni – presenta i presupposti imprescindibili per il mantenimento e lo sviluppo, in termini qualitativi e quantitativi, dell’offerta educativa di Reggio Emilia nella fascia 0-6 anni. Dal 2014, abbiamo lavorato per consolidare il sistema educativo, aumentare i posti e la scolarizzazione, migliorare le condizioni di accesso delle famiglie, innovare l’organizzazione dei servizi stabilizzando il personale e garantendo qualità del progetto educativo per le famiglie e per gli operatori scolastici. Con trasferimenti costanti e con responsabilità amministrativa.

“L’investimento sul sistema educativo non è comprimibile se non chiudendo scuole o indebolendo il sistema pubblico integrato. Ebbene, non chiuderemo scuole e non indeboliremo il sistema pubblico integrato”.

L’assessore Curioni ha infine ringraziato il Consiglio di amministrazione dell’Istituzione Nidi e Scuole d’Infanzia, in particolare il presidente Nando Rinaldi, il direttore Paola Cagliari e la responsabile amministrativa Elena Poppi, “per l’impegno, la professionalità e la competenza con cui stanno affrontando anche questo anno scolastico. I miei ringraziamenti si estendono a tutto il personale del coordinamento pedagogico ed a tutto il personale dei nidi e delle scuole d’infanzia del sistema pubblico integrato che con il loro impegno e lavoro quotidiano contribuiscono, in modo essenziale, all’educazione ed al benessere dei bambini della nostra città”.