L’annuncio di un nuovo modello di auto a marchio Maserati nello stabilimento modenese da parte del Ceo Harald Wester è senza dubbio un passo importante che segue le richieste avanzate dalla Fiom/Cgil da diversi anni. Quindi il giudizio su questo annuncio è positivo anche da parte della Fiom/Cgil, ma mi verrebbe da aggiungere: meglio tardi che mai!”. Così Cesare Pizzolla, segretario Fiom/Cgil Modena.

“Quanto esposto ieri agli amministratori locali dal Ceo Maserati, non è però sufficiente per dare un giudizio definitivo. C’è bisogno di altro ancora. Bisogna infatti capire meglio alcune questioni di fondo che è necessario siano discusse ad un tavolo sindacale con tutte le sigle presenti.

La Fiom/Cgil e la Rsa Fiom hanno infatti incontrato stamattina la direzione aziendale Maserati e ribadito queste richieste. L’azienda ha confermato il nuovo modello da produrre a Modena che rientrerà nel segmento sportivo a marchio Maserati. Ipoteticamente andrà in produzione da ottobre 2020, perché da settembre 2019 devono essere riorganizzate le linee di produzione e da marzo 2020 sarà messa in linea la pre-serie.
L’azienda ha dichiarato che sino a luglio 2020 sarà fatto ricorso agli ammortizzatori sociali perché la produzione attuale di Maserati e Alfa rimane pressoché parificata a quella di fine 2018 e poi ci sarà la fase organizzativa per produrre il nuovo modello.

Su richiesta della Fiom e della Rsa, la direzione aziendale non ha dichiarato quante automobili intende produrre e quanta occupazione serve per questo nuovo modello. Maserati, infatti, avrebbe bisogno di una produzione che si aggira almeno sulle 4.000 autovetture annue per occupare i circa 200 addetti rimasti oggi in produzione.

La Fiom ha ribadito che è importante come gestire il periodo di transizione perché ad oggi non sono certi i volumi produttivi e di conseguenza i livelli occupazionali. Al momento l’unica cosa certa è un altro anno e mezzo di ammortizzatori sociali per i lavoratori, prima di arrivare a regime.

La Fiom/Cgil continuerà a vigilare sul percorso e darà un giudizio complessivo dell’operazione quando saranno chiariti i volumi produttivi del nuovo modello.
La Fiom/Cgil – conclude il segretario Pizzolla – ha chiesto all’azienda di continuare il confronto su tavoli sindacali unitari per affrontare questi nodi e dare certezza ai lavoratori oggi in forza a Maserati”.