Anche quest’anno, in occasione della Festa internazionale della donna, il calendario di appuntamenti dell’Università di Bologna diventa “rosa” e propone incontri dove protagoniste sono le donne, a partire già dal 7 marzo.

“Ragazze Vincenti. L’importante non è partecipare, è (con)vincere” è l’incontro organizzato dal Dipartimento di Scienze della Qualità della Vita, a Rimini, giovedì 7 marzo, alle 18, presso l’Aula 7 del nuovo Complesso Alberti (Via Cattaneo, Rimini), che vedrà protagoniste giovani donne che si sono fatte strada nel mondo dell’accademia, della ricerca, dello sport, dell’economia. Donne quotidianamente impegnate nella sfida quotidiana per l’eccellenza, in un contesto ancora dominato da odiosi pregiudizi e stereotipi di genere che, per usare le parole della scrittrice Michela Murgia, “ancora costruiscono il maschile possessivo ed esigono il femminile remissivo”. Un’esigenza che si fa sempre più urgente, soprattutto alla luce dei recenti fatti di cronaca che hanno riguardato anche la realtà riminese.

Sempre giovedì 7 marzo, si terrà il seminario “I diritti dell’infanzia letti in un’ottica di genere” nell’Aula Magna della Scuola di Giurisprudenza (Via Oberdan, 1 – Bologna), alle 17, con gli interventi di Ouidad Bakkali (Assess. Pubblica Istruzione, Infanzia e Politiche di genere del Comune di Ravenna), Laura Simonetti (responsabile Unicef nazionale), Annalisa Verza (prof.ssa di Sociologia del diritto) e Antonella De Oto (prof.ssa di Diritto ecclesiastico).

Dalle 15 alle 17, la lezione del corso Diversity Management dal titolo “Aspetti giuridici delle pari opportunità”, con Carmelo Danisi, nell’Aula Q di Via Andreatta, 8 (Complesso Belmeloro), a Bologna.

Si svolgerà venerdì 8 marzo, alle 14.15, nell’Aula M del complesso Belmeloro (Via Andreatta, 8 – Bologna), l’incontro #RI#VOL#U#AZIONE, a cura del CUG, del progetto PLOTINA e di Alma Gender IRT dell’Università di Bologna per promuovere le pari opportunità e presentare le varie azioni in atto in Ateneo e allo stesso tempo riflettere sulle forme di leadership al femminile e discutere intorno allo stato dei diritti delle donne nel contesto attuale.

Un pomeriggio per conoscere le iniziative e i progetti, il piano di eguaglianza di genere del progetto Plotina e le azioni del CUG, il network interdisciplinare per la ricerca e gli studi di genere in Unibo, Alma Gender IRT, la strategia per una leadership al femminile e i diritti delle donne. Una rivoluzione che si traduce in azioni concrete per costruire il futuro e sostenere le donne e il lavoro femminile.

L’8 marzo sarà anche una importante occasione per manifestare il rifiuto della violenza maschile e di genere in tutte le sue forme, nel corso degli appuntamenti organizzati dal movimento “Non una di meno”. Molte docenti, ricercatrici e studentesse hanno deciso di aderire all’iniziativa promuovendo lezioni in Piazza Maggiore: dalle 9 alle 11 la prof.ssa Annarita Angelini e il prof. Riccardo Caporali; dalle 11 alle 12 la prof.ssa Rita Monticelli; dalle 12 alle 13 il prof. Sandro Mezzadra.

Tra le iniziative messe in campo dall’Ateneo, l’inaugurazione del corso a cura delle prof.sse Carla Faralli e Maria Virgilio “Le violenze maschili contro le donne”, mentre tra le storie che vedono protagoniste le donne dell’Alma Mater, quella della dott.ssa Lucia Mascotelli vincitrice del premio Amelia Earhart 2018 per aver condotto ricerche sperimentali nel campo della turbolenza di parete ad alto numero di Reynolds effettuate presso il laboratorio CICLoPE a Predappio. Laureata all’Università di Bologna e con un Master al Politecnico di Milano, la dott.ssa Mascotelli frequenta il terzo e ultimo anno del corso di Dottorato in Meccanica e Scienze Avanzate dell’Ingegneria dell’Università di Bologna, sotto la supervisione del Prof. Talamelli e del Prof. Bellani.

Durante l’evento di premiazione (4 marzo, a Forlì), sono state presentate le borse di studio stanziate da Zonta International per un sostegno concreto agli studi femminili.

Coop Alleanza 3.0, in occasione della festa internazionale delle donne, finanzia invece una borsa di ricerca alla biologa Giulia Girolimetti che svolgerà il suo progetto di ricerca presso l’Unità Operativa di Genetica Medica del Policlinico S. Orsola di Bologna, nel Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche (DIMEC) dell’Università di Bologna.

Il progetto di cui si occuperà riguarderà lo studio di terapie combinate con farmaci specifici e a basso impatto in termini di effetti collaterali, che vanno a colpire il metabolismo delle cellule tumorali.