Lo sport è uno dei fattori più importanti per la crescita di una persona, in particolare per bambini e ragazzi. A Maranello è stata adottata la “Carta educativa giovani e sport” grazie alla collaborazione tra Comune, società sportive e famiglie. Un progetto che ha visto anche il coinvolgimento dell’Università di Modena e Reggio Emilia: sarà presentato sabato 9 marzo alle 9.30 alla Biblioteca Mabic, con le testimonianze delle società sportive, delle famiglie e degli atleti, tra cui quella di Raphaela Lukudo, atleta modenese, medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo e bronzo agli Europei di Glasgow con la staffetta 4×400.

La “Carta educativa giovani e sport” è il frutto di un intenso lavoro di squadra tra le molte realtà che hanno animato il gruppo di lavoro al quale il Comune di Maranello ha proposto la realizzazione del progetto: Unimore, giovani atleti, società sportive, genitori. Il documento presenta non è stato costruito attraverso un lavoro astratto, di riflessione teorica: al contrario, costituisce il risultato di un preventivo lavoro di ricerca sul campo, che ha consentito di rilevare le specifiche e concrete caratteristiche del territorio, dei suoi numerosi punti di forza e dei suoi fattori di debolezza. Il risultato costituisce così un punto di arrivo unico nel panorama nazionale, con il quale il Comune di Maranello desidera sollecitare e promuovere una rinnovata cultura sportiva, capace di incarnare i valori in buone pratiche e, in particolare, capace di promuovere il benessere degli atleti. La Carta Educativa per i Giovani e lo Sport del Comune di Maranello è stata realizzata grazie al contributo e all’adesione al progetto dei Comitati genitori dell’Istituto Comprensivo C. Stradi e dell’Istituto Comprensivo A. Ferrari di Maranello e delle Associazioni sportive di Maranello. “Nel promuovere una Carta Educativa per i giovani e lo sport siamo partiti dai principi cardine che sostengono qualsiasi attività sportiva”, afferma il sindaco Massimiliano Morini. “Prima ancora delle regole scritte – fondamentali in ogni gioco, a maggior ragione nello sport – esiste infatti un’etica sportiva fatta di lealtà, meritocrazia, onestà che deve ispirare ogni atleta, dall’amatore al campione acclamato. E proprio sulla funzione pedagogica della pratica sportiva abbiamo voluto concentrare la nostra attenzione, con questo vademecum rivolto a tutti i maranellesi coinvolti a vario titolo: allenatori, dirigenti, insegnanti, atleti, tifosi, genitori e sponsor. Una richiesta di impegno volta a costruire modelli positivi e a trasmettere valori: la lotta senza quartiere ad ogni forma di discriminazione, ai rischi di esclusione sociale, alla barriere di accesso alla pratica sportiva. Perché lo sport è un diritto per tutti. E, allo stesso tempo, comporta dei doveri, verso sé stessi e verso gli altri: serve quindi un’assunzione di responsabilità individuale e collettiva, per rispondere alle aspettative che i nostri ragazzi esprimono, affinché l’educazione sportiva sia riconosciuta come parte integrante di un più generale percorso di educazione alla cittadinanza”.